buona notizia per i preordini di Switch 2?
Il presidente degli Stati Uniti d’America Donald Trump rinviato di 90 giorni l’applicazione dei dazi. Dalla manovra, applicata con effetto immediato oggi mercoledì 9 aprile 2025, è tuttavia esclusa la Cina, che al contrario vedrà la percentuale salire fino al 125%.
A darne l’annuncio è stato lo stesso Trump attraverso le pagine del suo social, Truth: “Sulla base della mancanza di rispetto che la Cina ha mostrato nei confronti del mercato mondiale, aumento la tariffa applicata dagli USA alla Cina al 125%, con effetto immediato”. La Cina, ricordiamo, aveva risposto ai dazi di Trump con delle contro-tariffe al 50%, per poi aumentarle fino all’84% nella giornata di ieri 8 aprile. Il presidente si è mostrato invece più morbido nei confronti degli altri paesi, i quali a suo dire avrebbero evitato ritorsioni e cercato di “negoziare una soluzione”. Nel periodo di pausa, dunque, per tutti gli altri paesi vigeranno dei dazi reciproci e ridotti al 10%.
La reazione dei mercati e degli altri leader mondiali è ancora tutta da scoprire, anche perché l’Europa ha già annunciato il proprio set di dazi da far entrare in vigore il 15 aprile, mentre molte compagnie tecnologiche si sono già riorganizzate per far fronte agli aumenti dei costi di importazione in USA, o quantomeno hanno messo in pausa le proprie strategie.
Tra le aziende ferme a osservare figura Nintendo, che dopo l’annuncio di Switch 2 ha scelto di rimandare l’apertura dei preordini negli USA (e di riflesso anche in Canada) a data da destinarsi. In ogni caso, come fanno notare i nostri colleghi di GameRant, questa pausa – che si protrarrà oltre la data di lancio ufficiale di Switch 2 fissata per il 5 giugno – potrebbe offrire a Nintendo la finestra necessaria per dare finalmente il via ai preordini anche negli USA, nella speranza che non opti per un aumento dei prezzi già annunciati per i videogiocatori d’oltreoceano. La Grande N era al corrente del pericolo dazi anche prima della presentazione, dunque è possibile che li abbia già presi in considerazione nella formulazione del prezzo già comunicato di Switch 2 (450 dollari), che non a caso risulta in crescita rispetto a quello di Switch 1. Con gran parte delle unità di Switch 2 prodotte in Vietnam, il quale grazie alla pausa vedrà le tariffe scendere dal 47% al 10%, Nintendo potrebbe essere più incline a mantenere i prezzi già annunciati.
Non ci resta che attendere una comunicazione ufficiale da Kyoto, che ci auguriamo non tardi ad arrivare.
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