Bullian (PAT-CIV) su fine vita, ‘Nuova Pdl è di buon senso’

17.07.25 – 16:30 – “La raccolta e il recente deposito in Senato da parte dell’associazione Luca Coscioni di quasi 74.000 firme per la Pdl di iniziativa popolare per legalizzare l’eutanasia in Italia è avvenuto in sole due settimane. E’ un segnale forte che arriva dai cittadini. Ringrazio l’associazione Luca Coscioni e i volontari per aver promosso questa iniziativa fondamentale, che prosegue la battaglia di civiltà e libertà in Parlamento”. Lo dichiara in una nota Enrico Bullian, consigliere regionale del Patto per l’Autonomia-Civica Fvg.

“Chi si trova in condizioni estreme, segnato da una malattia irreversibile e da sofferenze insopportabili deve contare su uno Stato che riconosce il diritto all’autodeterminazione. Non su un sistema che frappone ostacoli non consentendo la giusta libertà di scelta”, sostiene Bullian.

“La proposta dell’Associazione stabilisce procedure semplici, tempi certi (massimo 30 giorni) e decisioni affidate al Servizio Sanitario, non a oscuri comitati governativi. E, quando serve, un medico deve poter aiutare attivamente chi chiede di porre fine a sofferenze irreversibili”, continua l’esponente del PAT-CIV.

“Il testo approvato nelle Commissioni del Senato dalla maggioranza di Destra è una regressione, anche rispetto a quanto definito con sentenza della Corte Costituzionale nel 2019”, fa presente il consigliere.

In seguito, il consigliere afferma che “Le restrizioni che introdurrebbe rischiano di negare un supporto essenziale a chi ne ha più bisogno. Auspichiamo che il percorso parlamentare possa correggere questa proposta originaria, e le tante storture presenti, per andare incontro a dei bisogni che esistono e sono molti diffusi nella società. Aldilà delle appartenenze politiche”.

“Riteniamo sia utile che il Parlamento segua la traccia che invece offre la proposta proveniente dall’associazione Coscioni, sottoscritta da migliaia di cittadini. Infatti, sul fine vita tutti i sondaggi segnalano il gradimento popolare verso la possibilità individuale della libera scelta“, conclude Bullian nella sua nota sulla tematica.