Veneto

Brunetta apre al nucleare a Porto Marghera: «È un sito utilizzabile»


«Venezia come altri siti può essere produttrice di energia nucleare. Ora è tra le energie più sicure, si parla di scale di produzione molto più piccole: Porto Marghera è un sito utilizzabile anche per questo, dato la sua vocazione industriale. La storia ritorna».

Renato Brunetta, presidente della Fondazione Venezia Capitale Mondiale della Sostenibilità candida Porto Marghera tra i siti che potrebbero ospitare un reattore nucleare di ultima generazione.

Non solo nucleare: Porto Marghera si lancia anche a essere un hub per l’idrogeno.

«Venezia è strategica, può essere baricentrica anche sull’idrogeno», spiega Brunetta, «è importante sottolineare che le energie non sono mai univoche, sempre di più il futuro è fatto di energie congiunte. Il nucleare ha la caratteristica di stabilità produttiva: le rinnovabili hanno un enorme valore di sostenibilità, ma non hanno continuità».

A spingere sul nucleare c’è anche la linea di governo, come sottolinea il ministro dell’Ambiente e della Sicurezza energetica dell’Italia Gilberto Pichetto Fratin, anche lui presente al Venice Hydrogen Forum all’Hilton alla Giudecca.

«Il nucleare di terza e quarta generazione è fatto di piccoli impianti, con prodotti di basse dimensioni: starà al consorzio d’imprese o alle città stabilirne la localizzazione», spiega il ministro, «non starà allo Stato indicare dove farlo. Abbiamo un mandato di ricerca e sperimentazione, stiamo definendo il quadro giuridico per tenerci al passo».


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