Bruciore di stomaco, 5 errori impensabili che lo peggiorano e la ricetta anti reflusso del gastroenterologo

Cinque abitudini sottovalutate possono trasformare un semplice fastidio in qualcosa di più serio, ma un esperto rivela un metodo sorprendente per trovare sollievo.

Il bruciore di stomaco è uno di quei disturbi capaci di rovinare un’intera giornata, soprattutto quando arriva nei momenti meno opportuni. Non serve per forza una grande abbuffata per scatenarlo: spesso sono piccole abitudini quotidiane, quasi innocue all’apparenza, a creare le condizioni perfette per il reflusso. Secondo un gastroenterologo, infatti, durante i periodi ricchi di cene e incontri, come le feste, il problema tende ad accentuarsi a causa di porzioni più abbondanti, dolci, piatti ricchi e una maggiore presenza di alcol e bevande zuccherate.

In questo contesto, il dottor Mark Shachner ha elencato cinque errori sorprendentemente comuni che rendono il bruciore più frequente e fastidioso. E, a completare il quadro, ha condiviso anche un consiglio pratico che può trasformarsi in una vera ricetta anti reflusso.

I 5 errori da evitare secondo il gastroenterologo

1. Mangiare troppo e troppo velocemente

È uno degli errori più diffusi. Porzioni abbondanti e un ritmo di masticazione accelerato obbligano lo stomaco a lavorare oltre le sue possibilità, rallentando la digestione. Shachner suggerisce di scegliere piatti più piccoli, mangiare con calma e lasciare passare del tempo prima di pensare al bis.
Restare in posizione eretta per due o tre ore dopo i pasti aiuta lo stomaco a svuotarsi più facilmente, riducendo la probabilità di reflusso.

2. Fare spuntini notturni

La tentazione di una piccola merenda prima di andare a letto è forte, ma può trasformarsi in un problema. Il medico raccomanda di cenare almeno due o tre ore prima di coricarsi. Andare a dormire subito dopo aver mangiato facilita la risalita degli acidi, rendendo il bruciore inevitabile.

3. Non muoversi dopo i pasti

Una breve passeggiata o un’attività leggera possono fare la differenza. Anche un semplice giro dell’isolato migliora la digestione e riduce la pressione gastrica. Shachner sconsiglia invece di fare un riposino post pranzo: favorisce il reflusso e peggiora i sintomi.

4. Ignorare i propri alimenti nemici

Ogni persona ha i suoi “trigger”, ma ci sono cibi che più spesso risultano problematici: grassi, fritti, cibi piccanti, cioccolato, agrumi, menta, alcol, caffè e bevande gassate. Prestare attenzione a ciò che scatena il fastidio aiuta a prevenire episodi ricorrenti.

5. Trascurare i sintomi e abusare degli antiacidi

Un bruciore occasionale non è preoccupante, ma quando si presenta più volte a settimana va considerato seriamente. Il reflusso cronico può essere legato alla malattia da reflusso gastroesofageo (DRGE). Shachner avverte anche sui rischi dell’uso prolungato di antiacidi senza supervisione medica: possono mascherare i sintomi evitando di individuare la vera causa.

Il gastroenterologo consiglia una combinazione semplice ma efficace: pasti leggeri, consumati lentamente, seguiti da una breve passeggiata di 10–15 minuti. Questa routine riduce la pressione sullo sfintere esofageo e migliora la digestione, diventando una strategia quotidiana per chi soffre spesso di acidità. Tra abitudini più consapevoli e piccoli gesti pratici, il bruciore di stomaco può essere tenuto sotto controllo. E conoscere i propri comportamenti sbagliati è già il primo passo verso un reale sollievo.