“Bretella Reno-Setta strategica, servono interventi sulla Porrettana”
Rilanciano i sindaci dell’Appennino bolognese, che con una lettera indirizzata a Città Metropolitana, Regione Emilia-Romagna e ministero delle infrastrutture e dei trasporti mettono nero su bianco le richieste sulla bretella Reno-Setta e la strada statale 64 Porrettana. Lo riferisce la Dire.
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“Bretella Reno-Setta strategica”
Secondo gli amministratori, “fondamentale” è la realizzazione del progetto di fattibilità tecnico-economica della bretella Reno-Setta, considerata un’opera strategica poiché permetterebbe di unire due vallate e garantirebbe alla valle del Reno un accesso più diretto all’asse autostradale. “Consentirebbe di avere un agevole accesso all’asse autostradale – si legge nella lettera – oltre a garantire un’alternativa, in caso di interruzioni a causa di frane e smottamenti purtroppo frequenti, della transitabilità della statale 64, così notevolmente alleggerita dal traffico”.
I sindaci chiedono inoltre uno studio dell’interconnessione della bretella con la rete autostradale, suggerendo di preferire la A1 Direttissima rispetto alla Variante di Valico, “dato il contesto ambientale e geomorfologico dell’area”.
Porrettana: “Si rischia l’isolamento”
Se la realizzazione della nuova infrastruttura richiederà tempi lunghi, diventano “prioritari gli interventi di messa in sicurezza e di adeguamento della strada statale 64 Porrettana”, più volte interrotta da smottamenti e frane. Le attuali strade comunali alternative “non sono in grado di reggere il traffico di una strada statale e si rischia l’isolamento di parte dell’Appennino bolognese”, denunciano i sindaci.
In particolare, si chiede la realizzazione di una viabilità alternativa nei pressi della Rupe di Sasso Marconi, noto come Bypass della Rupe, oltre all’attuazione degli interventi già previsti nel progetto di fattibilità tecnico-economica di Anas per l’ammodernamento della Porrettana.
“Quelle che riportiamo – precisa Valentina Cuppi, presidente dell’Unione dei comuni dell’Appennino bolognese e sindaca di Marzabotto – sono le stesse richieste che avevamo espresso durante l’incontro presso il ministero delle infrastrutture e dei trasporti, alla presenza dei dirigenti e di Anas, e che sono frutto dell’interlocuzione di tutti i sindaci e le sindache del territorio, anche di varie appartenenze politiche: rappresentano quindi tutte le sensibilità che ci sono nei vari comuni”.
Le proposte avanzate, conclude Cuppi, “riguardano la vita di tantissime persone che abitano nel nostro Appennino e anche del nostro tessuto economico”.
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