Brescia, parroco arrestato: foto e video erotici di minorenni sul suo cellulare

È stato arrestato con l’accusa di detenzione di materiale pedopornografico don Jordan Coraglia, 51 anni, parroco di Castelcovati (Brescia) e presidente, ora sospeso, della Nazionale Italiana Sacerdoti di calcio. A portare alla misura cautelare degli arresti domiciliari è stata un’indagine della Polizia Postale, coordinata dalla Procura di Roma nell’ambito di un’operazione contro la pedopornografia online.

Secondo quanto riferito dagli inquirenti, il parroco sarebbe stato identificato tra gli utenti attivi su canali Telegram dediti allo scambio di immagini e video a contenuto pedopornografico. Durante una perquisizione, le autorità hanno trovato sul suo smartphone materiale ritenuto inequivocabile: diverse fotografie e filmati erotici con protagonisti minorenni. Al momento, non risultano coinvolti minori appartenenti alla comunità parrocchiale di Castelcovati.

La diocesi di Brescia, già scossa da un caso analogo avvenuto appena un mese fa, ha diffuso una nota ufficiale a firma di don Adriano Bianchi, portavoce del vescovo Pierantonio Tremolada. «Nei giorni scorsi è stato disposto dall’autorità giudiziaria l’arresto di don Jordan Coraglia. È una notizia che ci addolora profondamente. Quanto riscontrato dalle autorità competenti dovrà giustamente essere valutato, ma pone don Jordan in una posizione estremamente delicata. Il capo di accusa a cui sarà chiamato a rispondere riguarda il possesso di materiale pedopornografico, reato perseguito dall’autorità giudiziaria e anche da quella ecclesiale».

E ancora: «Non sono in alcun modo coinvolti minori della comunità parrocchiale e non sono state individuate condotte inappropriate da parte sua nei confronti delle persone a lui affidate nella cura pastorale. Don Jordan è stato comunque sospeso dal suo incarico parrocchiale. La nostra vicinanza è per tutti i minori e le persone vulnerabili che sono vittime di questo genere di crimine. Ogni reato che coinvolge i minori non può essere in alcun modo sottovalutato, tollerato e, tanto meno, eluso a maggior ragione se coinvolge sacerdoti. Assicuriamo la nostra piena collaborazione alla magistratura».