Breakup Shoes – Standing Still: L’ansia di invecchiare :: Le Recensioni di OndaRock
Sembrano lontanissimi i tempi jangle-pop di “Unrequited Love (And Other Clichees)”, delle deliziose strimpellate di “Brian Wilson Is My Dad” e “Platonic Cuddling”, eppure sono passati “solo” sette anni per la band di Nick Kawisa. La delicatezza della scrittura non si è smarrita, e infatti “Standing Still” rimane un disco molto piacevole per i seguaci dell’emo più cantautorale e leggero.
Sicuramente, però, si tratta di un disco molto convenzionale nelle sonorità e nelle melodie, anche nei singoli “Copacetic” e “Brainwash”, per quanto orecchiabili e coinvolgenti, con il loro afflato college-rock.
E’ forse l’essersi trovati “improvvisamente cresciuti” uno dei crucci maggiori della band che, nel presentare un sound ispessito o meno “frivolo”, è ricaduta in realtà nella casistica opposta, quella di suonare come un giovane gruppo senza un’idea estetica precisa.
“We keep getting older” ripete Nick senza tregua in “The Suburbs”, in maniera un po’ smarrita, e lo stesso sentimento di smarrimento immobile si replica in “Malaise”. Altrove si sente “Moving on is hard/ But so is standing still”.
Insomma, certamente in generale il concetto si sposa bene con un disco interlocutorio come questo, e forse anche per questo si tratta del lavoro più “emo” della band.
24/11/2025




