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Brad Pitt vuole leggere i messaggi di Angelina Jolie sulla vendita della loro cantina

Da una parte Brad Pitt, dall’altra Angelina Jolie, nel mezzo Château Miraval: la guerra del vino continua.

Brad Pitt vuole leggere i messaggi di Angelina Jolie sulla vendita della loro cantina

La guerra del vino è lontanissima dal risolversi“, titolavamo più di un anno fa. Niente spin-off alcolici del Trono di Spade: i nostri protagonisti sono Angelina Jolie e Brad Pitt, e sul piatto c’è Château Miraval, tenuta incastonata tra i vigneti di Provenza.

Le ultime sono che il lui dei Brangelina ha in mano la maggioranza della proprietà. Le ultimissime sono che Pitt ha chiesto l’accesso ai messaggi privati della ormai ex moglie: la sua intenzione è vederci chiaro sulla compravendita delle quote di Jolie da parte di tal Alexei Oliynik di Stoli Group – passaggio di consegne che sarebbe avvenuto violando il “patto” con Pit stesso, in quando avvenuto senza senza l’approvazione di quest’ultimo.

Che succederà ora?

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La vicenda è più lunga che ingarbugliata, a dire il vero. Château Miraval fu acquistato dai nostri nell’ormai lontano 2008 per 28 milioni di dollari, con Pitt che divenne proprietario al 60% e Jolie al 40%. Qualche anno più tardi, con il matrimonio, il nostro Achille decise di regalare un 10% in più come regalo di nozze, “pareggiando” le quote al 50 e 50. Peccato che il matrimonio non sia andato come speravano, ecco.

In seguito al divorzio Angelina Jolie decise di vendere la propria parte al sopracitato signor Oliynik, ma Pitt cominciò a sostenere che tale cessione stesse “violando i suoi diritti contrattuali” e che dunque non fosse valida. Ora l’idea di Pitt è che visionare i messaggi tra l’ex moglie e il terzo incomodo possano finalmente fornire le risposte per chiudere la vicenda.

L’attore chiede la consegna dei messaggi privati e la deposizione da parte dell’uomo; ma questi – stando a quanto riportato fino ora – si sarebbe rifiutato di collaborare e di recarsi in California. Gli avvocati di Pitt sostengono che la deposizione possa però avvenire anche a distanza, e portano avanti la narrazione secondo cui la vendita Jolie sarebbe stata mossa dal di lei capo, il CEO di Stoli Group Yuri Shefler, al fine di danneggiare attivamente l’ex marito.


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