Basilicata

Botulino a Diamante, due sanitari indagati per la morte di Luigi Di Sarno e spunta un secondo decesso

Per la morte di Luigi di Sarno la Procura di Paola avrebbe iscritto nel registro degli indagati due sanitari, intanto si sospetta un secondo decesso per botulino: ordinata la riesumazione della salma di una donna morta a Praia a Mare


Sono due, per il momento, gli indagati in relazione alla morte di Luigi Di Sarno, cui ovviamente si aggiunge anche il rivenditore del food truck che ha venduto all’artista napoletano il panino che potrebbe averne causato l’intossicazione da botulino.

In attesa degli esiti dell’autopsia in programma all’obitorio di Lagonegro ad opera del medico legale Isabella Aquila incaricata dalla procura di Paola, diretta dal procuratore Domenico Fiordalisi, i magistrati avrebbero iscritto nel registro degli indagati almeno due sanitari in servizio presso la clinica Tirrenia in relazione alla cure prestate a Luigi Di Sarno nella notte di martedì 5 agosto.

L’uomo, 52 anni originario di Napoli, si era recato nella clinica di Belvedere dopo aver manifestato un malessere persistente e crescente che, con alta probabilità, sarebbe riconducibile ad una intossicazione da botulino derivante dal consumo del famoso panino con i broccoli (o meglio i friarielli) preparato da un food truck sul lungomare Glauco a Diamante.

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Come si ricorderà (LEGGI QUI LA STORIA DI LUIGI DI SARNO) l’uomo era stato trattato presso il punto di primo soccorso della Tirrenia per quelle che erano state identificate come delle sospette coliche addominali e poi dimesso. Mentre faceva ritorno a Napoli, dopo che le sorelle erano giunte in Calabria chiamate proprio dall’uomo, le sue condizioni si sono profondamente aggravate fino a che, all’altezza di Lagonegro, è morto malgrado l’intervento dei sanitari.

DUE INDAGATI PER LA MORTE DI LUIGI DI SARNO E SPUNTA UN SECONDO DECESSO PER SOSPETTO BOTULINO

Nel frattempo, l’inchiesta sull’intossicazione da botulino prosegue serrata e nelle indagini compare un possibile secondo decesso legato alla medesima causa. Una donna di 45 anni di Praia a Mare, infatti, è deceduta negli scorsi giorni con sintomi che sembrerebbero richiamare un caso di intossicazione. Per questa ragione sarà disposta la riesumazione della salma della donna su cui sempre la dott.sa Aquila svolgerà una autopsia per ricostruire le cause del decesso. Nel caso fosse confermata la presenza di botulino allora il bilancio dell’intossicazione salirebbe a 11 casi diagnosticati di cui 2 decessi, 1 ricovero a Napoli e 8 ricoveri in terapia intensiva a Cosenza.


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