Friuli Venezia Giulia

Bottino di 173mila euro nell’ultima truffa agli anziani


Potevano essere i risparmi di una vita (ma anche di più d’una): 173mila euro spariti nel nulla, prosciugati dal conto giorno dopo giorno per nove mesi. Tutto è cominciato ad agosto 2024: a fare le spese dell’ultima truffa agli anziani è un udinese del 1940, residente a Pasian di Prato. L’uomo era stato contattato al telefono da uno sconosciuto, un sedicente consulente finanziario, che l’aveva convinto (probabilmente con la scusa di moltiplicare i suoi averi) a fornirgli le credenziali dell’home banking, dandogli di fatto accesso completo alle sue finanze: da allora, lentamente, il conto aveva cominciato a svuotarsi. Solo dopo molti mesi si sarebbe reso conto della truffa, esposta ieri 30 maggio ai carabinieri della stazione di Campoformido con denuncia querela.

50mila euro “al sicuro”

Sebbene si tratti del raggiro più importante in provincia degli ultimi tempi, come è risaputo non è il solo. Non più tardi della mattinata di ieri, 30 maggio, un residente di Martignacco originario della Sicilia, classe 1955, denunciava ai carabinieri come un uomo che si era finto loro collega lo avesse raggirato, facendogli effettuare un bonifico che “mettesse al sicuro” i quasi 50mila euro in suo possesso. Sul caso i militari di Martignacco, che potrebbero fare richiesta per essere coadiuvati dai nuclei investigativi o dalla polizia postale.

Seimila euro in dieci giorni

Non si ferma qui, comunque, l’arsenale dei truffatori. Era solo stamattina, infatti, quando un residente di salerno del ’65 si è accorto di aver perso seimila euro in dieci giorni, rincorrendo l’acquisto di un camper. L’offerta gli era arrivata tramite Marketplace, un servizio di e-commerce di Meta (disponibile su Facebook) che permette di contrattare le offerte, ma in Italia non si occupa delle transazioni. L’uomo avrebbe effettuato sei bonifici dal valore di mille euro ciascuno a partire dal 21 maggio, dieci giorni fa, alle stesse coordinate bancarie, una strategia spesso usata per non sollevare sospetti con un’unica transazione di valore alto. Le indagini sono affidate ai carabinieri della stazione di Udine.

Pettorine e tesserini falsi ma verosimili

Un progetto dei carabinieri che incontra le categorie fragili nei luoghi di aggregazione è in corso per mettere in guardia la popolazione dai rischi delle truffe. I consigli fondamentali sono di diffidare di chi si spaccia per militare dell’Arma al telefono e di non aprire, anche quando sotto pressione, a chi si presenta alla porta. Non è difficile per un membro del pubblico, infatti, realizzare abusivamente pettorine e addirittura tesserini identificativi verosimili, talvolta spacciandosi anche per agenti di polizia locale. Per precauzione è sempre opportuno contattare il 112.


Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »