Borse in rally su nuovi massimi. Milano la migliore d’Europa nella settimana (+6,2%), al top dal 2008
(Il Sole 24 Ore Radiocor) – Archiviano una settimana di solidi guadagni le Borse europee, che guardano con maggior fiducia a nuovi tagli dei tassi da parte della Fed, grazie ai dati sull’inlfazione americana migliori del previsto. A dare la giusta spinta ai listini anche le trimestrali sopra le attese delle grandi banche americane, unite ai conti positivi del gigante del tech taiwanese Tsmc, passando per il colosso svizzero del lusso Richemont. Così, il Ftse Mib di Milano è maglia rosa del Vecchio Continente e torna ai massimi dal 2008 con un rialzo del 6,17% a oltre 36.000 punti seguito dal Cac di Parigi (+4,87%). Nuovi record storici in settimana anche per il Dax di Francoforte (+4,57% nell’ottava), che supera i 20.000 punti, e il Ftse 100 di Londra (+4,36%) che oltrepassa soglia 8.500 punti. L’Ibex di Madrid termina la settimana in rialzo del 3,34%.
Sull’azionario, a Piazza Affari nell’ottava brilla Iveco (+9,3%), seguita dai titoli del lusso che beneficiano delle speranze di una risalita del comparto, che potrebbe archiviare il periodo buio legato al mercato cinese. Così Moncler mette a segno un guadagno dell’8,3% e Brunello Cucinelli del 6,5%, spinto anche dalla crescita del 12,2% dei ricavi 2024 a 1,27 miliardi. Acquisti anche su UniCredit (+6,1%) e A2a (+6%). Sul fronte opposto la peggiore è Nexi (-7,9%), che sconta il declassamento sul titolo da parte di Morgan Stanley, seguita da Saipem (-6,4%) dopo le indiscrezioni sulle difficoltà nella realizzazione di un parco eolico in Francia. In calo anche Campari (-1,4%) e Diasorin (-0,9%).
Sul valutario, l’euro guadagna lo 0,5% sul dollaro, recupera terreno il Bitcoin che torna a superare quota 100.000 dollari. Sul fronte energetico, sale il petrolio, con il Brent a +1,4% nell’ottava e il Wti che corre a +10,4%, mentre il gas cede l’1,2%. Poco mosso lo spread a 113,9 punti da 114,6 della settimana precedente.
Ultima seduta positiva, Milano aggiorna i massimi
Nell’ultima seduta della settimana, venerdì 16 gennaio, il Ftse Mib di Milano ha aggiornato i massimi, da gennaio 2008, consolidandosi sopra i 36mila punti. Nuovi record anche per Londra (Ftse-100 al top da maggio scorso) e Francoforte. Rally anche per Wall Street, con la migliore settimana dalle elezioni presidenziali di novembre. Ad alimentare la fiducia degli operatori, oltre ai dati incoraggianti dell’inflazione Usa e al calo dei rendimenti dei titoli del Tesoro, è stata anche la telefonata fra Trump e il presidente cinese Xi Jinping con temi centrali quali il commercio, TikTok e fentanyl. «Mi aspetto che risolveremo molti problemi insieme, iniziando subito. Il presidente Xi ed io faremo tutto il possibile per rendere il mondo più pacifico e sicuro», ha scritto Trump, che giurerà da presidente lunedì 20 gennaio. Intanto, il pil della Cina nel quarto trimestre del 2024 ha registrato un aumento del 5,4%, oltre le stime degli analisti che accreditavano una crescita del 5-5,2%.
Gli occhi degli operatori restano puntati sulle banche centrali, i dati macroeconomici e la stagione delle trimestrali entrata nel vivo. A trainare gli acquisti milanesi di venerdì è stato il comparto auto con la prospettiva di un’Europa più pragmatica e collaborativa sull’automotive. Bene anche i titoli delle materie prime, in rally sulle indiscrezioni di una possibile fusione dei colossi del settore minerario Glencore e Rio Tinto.
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