Bori a difesa di Francesca Albanese: Fdi non ha fatto i conti con la storia e vuole dare lezione
Negli ultimi giorni, un acceso dibattito si è sviluppato in seguito a un’interrogazione presentata da Galeazzo Bignami, capogruppo di Fratelli d’Italia alla Camera dei Deputati, in cui si definisce «irresponsabile ospitare in sedi istituzionali soggetti che veicolano idee antisemite». Il riferimento è a Francesca Albanese, relatrice speciale delle Nazioni Unite sui territori palestinesi occupati, invitata di recente alla Camera e al Senato per presentare il suo dossier sugli avvenimenti in Gaza.
La presa di posizione ha suscitato una forte reazione da parte dell’assessore alla Cultura della Regione Umbria, che ha duramente criticato Bignami e altri politici della stessa area, accusandoli di «non aver fatto i conti con la storia». L’assessore ha ricordato come i nomi («non semplici coincidenze») di alcuni di questi esponenti politici, tra cui «Adolfo Urso, Ignazio Benito La Russa, Italo Bocchino e lo stesso Galezza Bignami», siano legati a una «memoria politica controversa, con radici nostalgiche verso il fascismo, il nazismo, le leggi razziali e la deportazione».
In particolare, è stato evidenziato come Galeazzo Bignami abbia in passato attirato l’attenzione per «una fotografia che lo ritraeva vestito da gerarca nazista, con una svastica al braccio», un’immagine che l’esponente di Fratelli d’Italia ha definito una «goliardata tra amici» in occasione di una festa privata, ma che è stata ripresa e discussa pubblicamente in più occasioni, suscitando polemiche.
L’assessore sottolinea come l’accusa di antisemitismo venga oggi «strumentalmente usata per tentare di silenziare le voci critiche sulle violenze a Gaza, mentre coloro che lanciano queste accuse rientrano in formazioni politiche con simboli e riferimenti storici discutibili».
La vicenda si inserisce in un contesto politico e culturale più ampio, in cui le tensioni sul tema del conflitto israelo-palestinese si riflettono anche nel dibattito interno italiano, con accuse incrociate e forti divisioni sulle modalità di interpretare e affrontare il tema dei diritti umani e della memoria storica.
Galeazzo Bignami, nato a Bologna nel 1975 e figlio di Marcello Bignami, storico esponente della destra italiana, è una figura di primo piano in Fratelli d’Italia, con un lungo percorso politico iniziato nel movimento giovanile del Fronte della Gioventù e proseguito in Alleanza Nazionale, Forza Italia e poi nel partito guidato da Giorgia Meloni. Attualmente è capogruppo alla Camera e in passato ha ricoperto incarichi come viceministro delle Infrastrutture e dei trasporti.
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