Borg rivela il tumore: “Lo batto come a Wimbledon”. McEnroe: “Ti amo, amico mio”
Nuove rivelazioni dalla Svezia: Bjorn Borg ha scelto di raccontare in prima persona di avere un tumore. Nella sua autobiografia “Heartbeat” (Battiti, nell’edizione italiana), in uscita il 18 settembre, il fuoriclasse svedese scrive: «Ora ho un nuovo avversario, il tumore. È un avversario che non posso controllare. Ma lo sconfiggerò. Non mi arrenderò. Combatterò ogni giorno come se fosse la finale di Wimbledon. E quando le giocavo, mi andava piuttosto bene, mi pare…».


Le rivelazioni dell’Expressen
Secondo quanto riferito a Expressen, Borg ha spiegato di essersi sottoposto a un intervento nel febbraio 2024, dopo una serie di controlli che avevano destato preoccupazione a fine 2023. «Ora non ho più niente, ma ogni sei mesi devo andare a farmi controllare: un processo non divertente… però mi sento molto bene». Il campione, 69 anni, ha raccontato di aver vissuto un’attesa difficile prima dell’operazione, pur avendo scelto di volare a Vancouver come capitano della Svezia in Laver Cup nonostante il parere dei medici. Gli ultimi esami, poche settimane fa, hanno confermato che la situazione è sotto controllo.

McEnroe: “Sapevo da tempo”
Alla notizia ha fatto eco John McEnroe, il rivale di sempre, oggi amico fraterno. Da New York, dove si trova per gli Us Open, l’ex tennista ha dichiarato a Expressen: «A Borg ho detto quel che ogni volta gli ripeto: ti amo, amico mio». McEnroe ha spiegato di essere a conoscenza della malattia già prima che diventasse pubblica e ha aggiunto: «Speriamo che la situazione sia sotto controllo. Non voglio entrare nei dettagli, ma quello che gli ho detto è quello che dico sempre: ti amo, amico». Il padre del tennista americano aveva sofferto della stessa patologia, circostanza che l’ex campione Usa ha ricordato per sottolineare come la malattia non significhi necessariamente un esito drammatico. «Si può vivere a lungo a seconda di quanto è invasiva. Spero che non sia il peggior tipo», ha detto, aggiungendo di voler passare ancora più tempo con Borg. «È triste non incontrare più i giocatori con cui hai giocato prima. Mi ha fatto riflettere», ha proseguito McEnroe, che ha anche espresso curiosità per l’autobiografia dell’amico: «Voglio sapere cosa ha da dire su di me… Tutti nel nostro mondo gli mandano affetto».
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