Lazio

boom di richieste per i patti di collaborazione

C’è un movimento silenzioso, fatto di rastrelli, cesoie e dedizione. Un movimento che nasce dal basso, da chi il quartiere lo vive ogni giorno e sogna di vederlo più bello.

A Ostia, all’Infernetto, a Malafede, sempre più residenti si rimboccano le maniche per prendersi cura del verde pubblico, e ora il Municipio X è pronto a sostenerli concretamente.

Il volontariato ambientale non è una novità assoluta: già nel 2022 si contavano oltre 200 aree verdi affidate alla cura dei cittadini. Ma oggi qualcosa sta cambiando.

Non più semplici concessioni con un rapporto dall’alto verso il basso, ma veri e propri patti di collaborazione tra amministrazione e comunità.

Dal volontariato spontaneo ai patti di collaborazione

La grande novità – spiega Valentina Prodon, vicepresidente e assessora all’Ambiente del Municipio X – è l’approccio. Prima i cittadini potevano candidarsi per la gestione di alcune aree selezionate dal Comune, ora invece il rapporto è paritario.

Chi si prende cura del verde non è più solo un volontario, ma un partner con cui l’amministrazione sottoscrive un accordo chiaro, che include anche impegni concreti da parte nostra, come il pagamento dell’assicurazione”.

Un cambiamento non da poco, considerando che fino a qualche anno fa chi voleva prendersi cura di un giardino pubblico doveva farsi carico di tutti i costi, compresi quelli assicurativi. Un onere che aveva portato a lunghe proteste e che, sotto l’amministrazione Raggi, aveva spinto alla nascita del Regolamento sui Beni Comuni.

immagine di repertorio

Sette proposte già inviate: dalla cura dei parchi alle feste di quartiere

A dicembre, il Municipio X ha organizzato un incontro pubblico per presentare il nuovo modello di gestione partecipata del verde e degli spazi comuni. La risposta non si è fatta attendere: nel giro di poche settimane sono arrivate ben sette richieste di patti di collaborazione.

Si va dalle grandi aree verdi, come il Parco del Drago, per il quale il Municipio ha anche avanzato la candidatura a “monumento naturale”, ai parchi di quartiere come Parco Columbia all’Infernetto, Parco XXV Novembre a Ostia e Parco di via Viner a Malafede.

E non si parla solo di giardini e aiuole. La delibera approvata dal Campidoglio nel maggio 2023 consente infatti di sottoscrivere patti di collaborazione anche per la gestione di beni immateriali, come l’organizzazione di eventi, mercatini o feste di quartiere.

La partecipazione è la conferma di quanto i cittadini aspettassero questo momento – commenta Prodon –. Ora entriamo finalmente nella fase più concreta”.

Il verde pubblico, insomma, diventa un affare di tutti. E forse, grazie a questa nuova formula, i quartieri potranno riscoprirsi più vivi, più curati e più uniti.


Sostieni Abitarearoma è importante! ↙

Le foto presenti su abitarearoma.it sono state in parte prese da Internet, e quindi valutate di pubblico dominio. Se i soggetti o gli autori avessero qualcosa in contrario alla pubblicazione, non avranno che da segnalarlo alla redazione che le rimuoverà.

Scrivi un commento


Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »