Veneto

Bombe sopra Vicenza. Possamai si occuperà di quelle sotto la Tav?

Bombe inesplose
Bombe inesplose

Il Comune organizza una vernice per ricordare le bombe del 1945. Ma su quelle ancora nascoste sotto i cantieri della Tav, che potrebbero esplodere davvero, continua il silenzio. Abitudine amara di una città che celebra il rischio, non solo per le bombe inesplose, solo quando è storia.

Alle 12 in punto, oggi, nel cortile di Palazzo Trissino, il sindaco Giacomo Possamai taglierà il nastro della mostra fotografica “L’occhio del testimone. Vicenza sotto le bombe”. Un’iniziativa meritoria, si dirà. Per non dimenticare, si aggiungerà. Ma qui la memoria sfuma nel grottesco, se pensiamo che mentre si celebra l’orrore dei bombardamenti del 1945, nessuno, prefetto Filippo Romano a parte, sembra voler affrontare con la stessa solennità – e con la necessaria urgenza – il rischio che le bombe, oggi, possano ancora esplodere. Letteralmente.

Non è uno scherzo. Lo ha denunciato ViPiu.it (e chi altri?) in più occasioni: sotto la linea Tav Tac, in costruzione proprio dentro Vicenza, sventrandola, tra l’altro, non dimentichiamolo mai, senza ricadute positive se non per gli interessi di alcuni, giacciono ancora ordigni inesplosi della Seconda guerra mondiale. A confermarlo è stato il prefetto stesso, che ha convocato i sindaci del territorio – stranamente assente quello di Vicenza – per mettere in guardia sul pericolo. E mentre sembra “innominabile” la necessaria, di legge, bonifica preventiva, a Vicenza si preferisce commemorare le bombe già esplose.

Ma forse si sta solo preparando la prossima mostra, tra ottant’anni: “Vicenza sopra le bombe. Immagini di un disastro prevedibile”. Sperando di non dover includere foto con targhette al collo e fiori freschi tra i calcinacci.

Intanto si celebrano le immagini storiche di Giovanni Maria Sandrini, testimone delle bombe cadute. Ma oggi chi testimonia il rischio che stiamo scavando sotto i piedi? Mentre si inaugurano cortili in centro, si aprono cantieri sopra potenziali mine. E se scoppia qualcosa, ci sarà sempre tempo per una bella mostra. Forse col sindaco del 3005.

La domanda, allora, è semplice: Possamai, vuole essere ricordato come il primo cittadino che ha commemorato bene il passato o come quello che ha saputo prevenire i rischi del vicino futuro? Anche perché con gli scavi minati Tav e i Bomba Day ricorrenti, Vicenza sotto le bombe rischia di diventare cronaca. Altro che fotografia in bianco e nero.


Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »