Marche

Bombe d’acqua da paura. I sindaci dell’anconetano ordinano lo stop di scuole, parchi e cimiteri


ANCONA I sindaci scelgono la prudenza. Scuole chiuse, oggi, in gran parte della provincia, dopo le ripetute bombe d’acqua di ieri che hanno causato danni soprattutto a sud del capoluogo, in riviera e in Valmusone. Dal Ancona fino ai centri urbani più grandi l’allerta meteo arancione diramata dalla Protezione civile fermerà le attività didattiche in decine di licei, asili e perfino università. 

Le eccezioni 

L’invito a valutare lo stop è arrivato direttamente dalla Prefettura ed è stato recepito tanto sulla Riviera del Conero quanto sull’entroterra. Stop lezioni a Senigallia, Osimo, Jesi, Loreto, Castelfidardo, Montemarciano, Filottrano, Falconara, Chiaravalle, Camerano, Numana, Sirolo, Polverigi, Agugliano, tra i centri maggiori. Nella vallata senigalliese, niente scuola a Ostra e Trecastelli. Una manciata appena le eccezioni, come Fabriano. «Siamo collocati in fascia gialla e quindi, con un’allerta meteo che ci posiziona in una fascia ordinaria e non critica, non chiuderemo le scuole» spiega la sindaca Daniela Ghergo. Analoga decisione l’ha presa anche Castelplanio, pur invitando i cittadini a evitare gli spostamenti. Idem Sassoferrato e Maiolati Spontini. 

Le previsioni

«Le previsioni sono veramente preoccupanti» confessa il sindaco di Ancona. Daniele Silvetti, tra i primi a firmare l’ordinanza di chiusura delle scuole ed anche di cimiteri e parchi pubblici. Di infiltrazioni nei plessi non se ne parla ancora ma «mi preoccupano gli alberi sradicati» dice. Segnalazioni sono arrivate da più parti della città, compresi i quartieri nuovi e via Pergola. Stamattina, comunque, sono previsti una serie di sopralluoghi dei tecnici del Comune in tutta la città ed il Coc (Centro operativo comunale) che è stato aperto ieri rimarrà operativo fino alla chiusura dell’emergenza. Sorvegliati speciali alcuni sottopassaggi, così come gli impianti sportivi, sul cui destino si deciderà oggi. Sempre oggi, poi, Silvetti dovrebbe esprimersi sull’eventualità di prolungare lo stop all’attività didattica anche per tutta la giornata di venerdì. «Le previsioni sono critiche, valuteremo» si limita a dire. Proprio la provincia di Ancona è stata tra le più colpite dall’ondata di maltempo di ieri. Risparmiato dai danni del nubifragio il centro storico del capoluogo, mentre «a Sappanico si è registrato uno smottamento» spiega il vicesindaco Giovanni Zinni. A Collemarino è crollato il muro di contenimento del fosso Manarini, per il quale i residenti da almeno 5 anni segnalavano la necessità di manutenzione. Particolarmente colpita la Baraccola, dove il sottopassaggio di via Caduti del Lavoro è stato chiuso al traffico per allagamenti e hanno dovuto abbassare la serranda per la troppa acqua entrata anche diversi negozi del centro commerciale Conero di via Scataglini. Allagamento pure attorno al multisala. Segnalati problemi sull’asse di via I Maggio e fino all’Aspio. Invaso dall’acqua il ponte nei pressi dell’Ikea, sulla Statale. Disagi a Vallemiano, dove una tubatura è esplosa e ha richiesto l’intervento di Viva Servizi, con tanto di chiusura della strada. I sottopassaggi di via Macerata e via Lotto sono rimasti aperti, ma costantemente monitorati dai vigili. Decine di interventi da parte dei vigili del fuoco, anche per alberi caduti, come un grosso pino nel parco di via Fabriano che, per fortuna, non ha colpito nessuno. Nulla a che vedere, comunque, con la situazione che si è registrata nell’hinterland: statale invasa dall’acqua ad Osimo Stazione, impraticabile la Direttissima del Conero in più punti. Ma le maggiori criticità si sono avute in Valmusone, a Castelfidardo, a Loreto (dove si sono registrati accumuli di pioggia di 136,6 mm) e in riviera, con Numana finita sott’acqua. 




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