Bomba d’acqua sulla Valpolcevera, Arpal: “Eventi impossibili da prevedere”. Sottopasso di Brin aperto in serata
Genova. “In serata, la rete Omirl ha misurato al massimo 35 mm/1h al Righi, la rete del comune di Genova ha individuato meglio il centro di scroscio con circa 50mm/1h fra Granarolo e Bolzaneto. Un temporale che, secondo gli accertamenti della protezione civile in corso, non ha fatto uscire il rio Torbella, ma qualche piccolissimo rio minore; verosimilmente, la saturazione del suolo ha impedito di ricevere altra acqua e la maggior parte della pioggia non è defluita in alveo, riversandosi direttamente sulla sede stradale, trasformata tanto velocemente quanto brevemente in un canale. Al di là dei numeri, eventi estremamente localizzati sono impossibili da prevedere con il dettaglio che tutti vorremmo. Sono segnalati dalla bassa probabilità di temporali forti, non dall’allerta meteo”.
Con queste parole, affidate ad una nota stampa diffusa questa mattina, Arpal racconta cosa è successo la scorsa notte, quando una serie di temporali molto intensi hanno allagato la Valpolcevera, con piccoli rii fuori dagli argini, allagamenti e strade trasformate in torrenti, come Genova24 ha raccontato in queste ore. Una risposta indiretta ai molti che, sui social in queste ore, si sono chiesti come mai non fosse stato emesso un bollettino di allerta.
“La bassa probabilità di temporali forti è lo strumento disponibile per segnalare l’evento meteo che ieri sera ha interessato una limitata porzione della Valpolcevera“, si legge nella nota stampa che ricorda come nel bollettino di ieri era previsto un “rapido peggioramento a partire da Ponente con piogge, rovesci e temporali. Cumulate significative su tutte le zone con accumuli puntualmente elevati”.
NOTTE DI TEMPORALI IN VALPOLCEVERA, ECCO COSA E’ SUCCESSO – LINK
A rendere critica la situazione a terra è stata ancora una volta la saturazione del suolo: “Abbiamo una cumulata dell’ultimo mese compresa tra i 300 e i 450 mm – continua Arpal – a questo sono riconducibili anche le frane che si sono verificate e si verificheranno nei prossimi giorni e le criticità antropiche che aumentano il rischio in alcuni ambiti cittadini”. Nelle prossime ore la situazione potrebbe però replicarsi: “Anche per oggi e domani l’ultimo bollettino meteo segnala bassa probabilità di temporali forti con possibili allagamenti localizzati ad opera dei sistemi di smaltimento delle acque meteoriche o di piccoli canali/rii, possibili danni puntuali per isolate raffiche di vento, grandine e fulmini, piccoli smottamenti“.
Il day after e la messa in sicurezza
Nel frattempo, dopo la tempesta, arrivano le pale: “Sono attualmente in corso le operazioni di ripristino della viabilità e per la riapertura del sottopasso di Brin, chiuso questa notte dalla Polizia locale a seguito degli allagamenti verificatisi – si legge in una nota stampa del Comune di Genova – La conclusione delle operazioni di pulizia e la riapertura della normale viabilità è prevista entro stasera“.
“Questa notte sono caduti circa 50mm di pioggia, tra le 22 e le 23 e hanno determinato un pesante ruscellamento proveniente da terreni privati in zona via Mansueto, a Certosa, causando uno sversamento di un’enorme quantità di detriti sulla strada che hanno trovato la loro fine corsa presso il sottopasso di Brin. Il livello dei torrenti è rimasto sotto i primi livelli di guardia, mentre non si esclude l’esondazione di qualche tributario minore – continua il comunicato stampa – Durante la notte cinque uomini della Protezione civile erano già a lavoro per la rimozione dei detriti e, dalle 8 di questa mattina, sono stati affiancati per un totale di 12 volontari in azione e dagli operai di Aster per predisporre la rimozione dell’ingente quantità di detriti e di fango. Attualmente sono in corso anche le operazioni di autospurgo. Presenti sul posto, da questa mattina, il vicesindaco facente funzioni sindaco Pietro Piciocchi e l’assessore alla Sicurezza e alla Protezione civile Sergio Gambino”.
Aster fa sapere che un tecnico con alcune squadre, una pala e un autospurgo sono operativi a Certosa per supportare l’attività svolta in queste ore dalla protezione civile e dei vigili del fuoco. A Sestri ponente invece un tecnico del verde ha compiuto un sopralluogo in via Cassinelle per visionare il pino caduto nella notte. La pianta e’ di proprietà di un privato che sta eseguendone la rimozione.
La situazione ha imposto una piccola ma importate emergenza logistica, sottolineata dal presidente del Municipio V Valpolcevera Federico Romeo: “L’allagamento di Brin è stato particolarmente grave a causa delle problematiche già note legate all’area Maiali. Inoltre, da quando sono stati eseguiti dei lavori connessi alla metropolitana, il sottopasso si allaga con estrema facilità, persino con piogge leggere, rendendo inevitabili situazioni di emergenza in caso di precipitazioni più intense come quelle di ieri sera – sottolinea il presidente del municipio – Durante la riunione della cabina di regia dei cantieri, avevo segnalato il problema, sottolineando come gli interventi effettuati dai lavori connessi alla Metropolitana abbiano compromesso la raccolta delle acque. Purtroppo, devo rilevare come in quell’occasione, alcuni tecnici comunali avevano sottovalutato la complessità di quanto indicavo, nonostante fosse a me evidente che persino i tombini non siano più in grado di drenare neanche una normale quantità di pioggia. Nel contempo i consiglieri comunali Cristina Lodi e Gianni Crivello conoscono anch’essi la criticità e so che hanno rappresentato in parecchie occasioni. Bisogna pertanto provvedere, come quanto avevo chiesto in sede di tavolo regia cantieri, a una verifica totale della raccolta acque del sottopasso. I tombini non prendono più neanche la minima acqua. Necessario intervento di somma urgenza e da oggi iniziare subito le pulizie“.
Ma non solo: “Per via Mansueto bisogna far realizzare la nuova raccolta delle acque del Rio Zella come già segnalato – continua – Alcuni giorni fa sono venuto a conoscenza che Autostrade ha messo in piedi la progettazione ma è opportuno che i tecnici del Comune insieme a quelli della Regione coadiuvino per le necessarie autorizzazioni al fine di avviare gli interventi. È necessario risentire Autostrade e ingiungere in maniera determinata la proprietà del terreno per danni al patrimonio pubblico, oltre a far provvedere già domani nuovamente alla pulizia a monte del tratto di Rio prima dell’entrata nella tombinatura. Verificare la tombinatura comunale Rio Zella”.
“Non ho alcuna intenzione di polemiche politiche, vista anche la campagna elettorale, perché credo siano irrispettose nei confronti dei nostri cittadini – conclude Romeo – Penso invece che ci voglia un impegno serio, tangibile, definitivo e di priorità assoluta di tutto il Comune nei confronti di queste situazioni perché l’esasperazione è tanta e non ne possiamo più”.
Le critiche dell’opposizione
Polemiche che però arrivano da Linea Condivisa: “Le piogge intense di ieri sera hanno messo sotto pressione il nostro territorio, evidenziando ancora una volta la fragilità della rete idrica e la mancanza di interventi adeguati”, scrivono in una nota congiunta Filippo Bruzzone, capogruppo della lista rossoverde in Comune e rappresentante di Linea Condivisa, insieme a Erika Venturini, consigliera municipale di Valbisagno Insieme e rappresentante di Linea Condivisa, denunciano l’inerzia dell’amministrazione comunale.
“Da tempo Linea Condivisa ha presentato numerose richieste per la manutenzione dei rii, ma queste sono state sistematicamente ignorate e disattese dall’amministrazione. La situazione attuale è sotto gli occhi di tutti – commenta Bruzzone – i rii di Genova versano in condizioni critiche, frutto di una assenza di programmazione degli interventi di manutenzione, sia ordinaria che straordinaria. Cosa emersa in ogni documento depositato e commissione richiesta. Anche Regione Liguria in questi anni non ha aumentato i fondi per i Comuni per questo tema”. Venturini aggiunge: “Il cambiamento climatico sta esasperando la tenuta del nostro territorio, ma invece di affrontare questa sfida con serietà, le giunte Bucci prima e Piciocchi ora continuano a peggiorare la situazione. È inaccettabile che si continui a ignorare i segnali di allarme e a mettere a rischio la sicurezza dei cittadini.”
Linea Condivisa ribadisce la necessità di un piano di interventi strutturali e di una manutenzione regolare per garantire la sicurezza del territorio e dei suoi abitanti. “Non possiamo più permetterci di sottovalutare l’importanza della prevenzione e della cura del nostro territorio.” concludono Bruzzone e Venturini.
“Vedere ancora una volta le strade genovesi trasformate in fiumi è inaccettabile. Due anni fa, un Report del Consiglio nazionale degli ingegneri aveva fatto luce sui dati ed erano preoccupanti. In estrema sintesi, risultava che gli edifici in zone alluvionali ad alto e medio rischio erano 2,1 milioni, il 15% del totale; con più di 3 milioni di famiglie (16% del totale) esposte a rischio alto o medio. Tra le regioni a maggior rischio alluvionale figurava anche la Liguria e il disastro della scorsa notte in Valpolcevera ne è la prova provata”.
Lo dichiara il capogruppo regionale del M5S Stefano Giordano, che ricorda: “Per anni, in Consiglio comunale, come M5S abbiamo denunciato la poca, anzi scarsa lungimiranza della politica cittadina e regionale che anziché prevenire ha prestato il fianco alla fragilità rispetto ai cambiamenti climatici. Basta guardarsi intorno per capire che la pianificazione resta un miraggio: se per ogni supermercato o cementificazione a trazione centrodestra, il Comune avesse contestualmente investito in progetti sul dissesto idrogeologico, oggi avremmo un quadro ben diverso. Avremmo un quadro privo di smottamenti, frane, crolli, allagamenti che invece si verificano puntualmente su tutto il territorio regionale”.
“Una domanda al centrodestra: ma quanti fondi del Pnrr sono effettivamente stati destinati alla lotta contro il dissesto? A vedere quel che è successo stanotte a Brin, temiamo la risposta. Auspichiamo almeno che questa sia la volta buona dello scolmatore del Bisagno, ma se i tempi per far arrivare la talpa sono una cartina tornasole, non ci resta che incrociare le dita e sperare che il prossimo sia un autunno siccitoso“.
“In questi anni abbiamo chiesto con forza per Certosa , zona ad alta cantierizzazione , un presidio forte ed una attenzione particolare ma nulla – commenta la consigliare comunale di Azione Cristina Lodi – Abbiamo chiesto presidi, abbiamo chiesti agli assessori di fare monitoraggi settimanali. Abbiamo chiesto che i cittadini non fossero abbandonati . Ma ora è troppo. Questa notte si è allagata la mente di tutti coloro che amano la Val Polcevera e amano Certosa. Servono immediate risposte, presidi assessorili costanti prima di procedere con altri avanzamenti di cantiere. Nessuno oggi è stato ferito o bloccato in auto. Ma questo non ci deve far dormire sonni tranquilli. Da ieri sera tutti in Comune si devono sentire in allerta rissa tutti i giorni”