Bolzano, tutti i giorni in bici all’alba da Merano per aprire l’edicola – Cronaca
BOLZANO. Tutte le mattine parte da Merano e arriva a Bolzano in bicicletta per aprire l’edicola in piazza Domenicani. Flavio Bertagnolli, 60 anni, a differenza di tanti altri, va al lavoro felice anche perché, prima di iniziare a lavorare, trascorre almeno un’ora facendo ciò che più gli piace: pedalare e fare sport all’aperto. Con il figlio maggiore Fabio, alle 5 del mattino si alterna nell’apertura dell’edicola e ricevitoria nel centro storico. «Quando è il mio turno parto da casa, a Merano, alle 4 del mattino, quando è ancora notte».
Il meteo potrebbe scoraggiare, infatti «se già piove, evito e vengo in macchina, ma se la pioggia arriva quando sono già fuori, pazienza. Ovvio che al ritorno, piove o neve che sia, vado in bicicletta». In tutto, andata e ritorno, «sono 60 chilometri se decido di andare direttamente a casa, altrimenti allungo il giro e il chilometraggio cresce» dice. Un’attività che dura da quasi sei anni, cioè da quando ha rilevato l’edicola ricevitoria nel centro di Bolzano.
Tutti i giorni in bicicletta, perché? «Perché no? – risponde – Pedalare a me piace moltissimo, evito il traffico, il problema del parcheggio, mi mantengo in forma e poi, non immagino nemmeno quanta anidride carbonica ho evitato di immettere nell’atmosfera in sei anni». Del resto, la bicicletta è la passione di Flavio e anche di sua moglie Heidi. «Insieme, in bicicletta, siamo partiti da Merano per arrivare a Monaco e quest’anno, siamo stati nove giorni in giro per l’alta Italia». Ma sotto le spoglie professionali dell’edicolante, Flavio nasconde quelle di uno sportivo a 360 gradi.
Prima era un appassionato di trail running, sport che alternava al ciclismo con buonissimi risultati anche in gare. «Nel 2020, sono caduto dalla bicicletta proprio mentre venivo al lavoro – dice – e mi sono rotto un femore. Ho ancora dentro tutti i chiodi chirurgici impiantati per sistemarlo. Quindi ho dovuto smettere di correre». Resta la bicicletta su cui si concentra la sua attività sportiva. Partecipa alle edizioni di Parigi-Brest-Parigi, la corsa di 1.200 chilometri da percorrere in un tempo massimo di 90 ore e che si tiene ogni due anni. «L’ho conclusa – dice orgoglioso – la prima volta in 68 ore, la seconda in 80 ore. Ora mi sto preparando per l’edizione del 2027».
Il numero dei chilometri pedalando, del resto, per lui non è un problema. «Ogni anno ne percorro in media 25mila – dice – Tre anni fa, allungando i percorsi per venire a lavorare, ne ho percorsi 30mila, ma meglio non strafare» dice lui e gli crediamo. Oltre a Fabio, Flavio è padre anche di altri due figli: “due hanno scelto come sport la Bmx acrobatica e uno la palestra. Va bene così”. Ma dopo tanto pedalare quando trova il tempo per riposare? “Mi riposo – dice – vendendo giornali, tra cui anche tante copie dell’Alto Adige in piazza Domenicani”.




