Trentino Alto Adige/Suedtirol

Bolzano, tregua “armata” in giunta. E il Centro fa la corte a Caramaschi – Bolzano



BOLZANO. «Tutto chiarito, tutto risolto». Queste le dichiarazioni ufficiali di Pd e Verdi, ma è una tregua armata quella tra i due alleati e il sindaco Renzo Caramaschi, messo sotto accusa per avere detto «Mai più con Pd e Verdi».

Di un rapporto giunto probabilmente al capolinea, sperano di approfittarne i Centristi che stanno facendo la corte al sindaco uscente. Non si può candidare per il terzo mandato e quindi non rappresenta un pericolo per nessuno, ma porta in dote oltre ad esperienza e capacità amministrativa, anche un tesoretto di voti (la sua lista ha quattro seggi).

Le critiche di Gennaccaro

«La responsabilità amministrativa deve venire prima dei giochi politici. Anche noi che, in più occasioni siamo stati additati come i “cattivi” e, negli ultimi periodi, abbiamo dovuto subire il nervosismo di Caramaschi, mai ci siamo permessi di far mancare i nostri numeri e il nostro sostegno: è un fatto grave che Pd e Verdi abbiano abbandonato la riunione della giunta, dove si stava discutendo il bilancio. Il documento di programmazione 2025-2027 è stato approvato solo con i voti del sindaco, dei due assessori Svp Konder e Ramoser, e di Battisti, assessore della nostra lista».

Se nel centrosinistra, il giorno dopo l’attacco al sindaco e l’abbandono della riunione di giunta dove si discuteva di bilancio, c’è fretta di archiviare lo scontro (anche perché l’alternativa sarebbe andare a casa a pochi mesi dalle elezioni); Angelo Gennaccaro, vicepresidente del Consiglio provinciale, presente in giunta comunale con l’assessore Christian Battisti, vede la gravità di quello che è successo. Anche perché, come dice il capogruppo del Pd Silvano Baratta – “ogni ferita lascia una cicatrice”. È vero che la politica è l’arte del possibile, ma dopo lo strappo, benché “rattoppato”, non sarà facile andare avanti fino al 4 maggio e, soprattutto, cercare di chiudere una delle tante partite aperte.

Divisi su tutto o quasi

«Dopo i chiarimenti ipocriti tra alleati – commenta Roberto Zanin, consigliere comunale, alla guida della Civica per Bolzano – emergono le profonde divisioni interne alla giunta che c’erano fin dall’inizio ed hanno tenuto bloccato la città per quattro anni. L’ultima conferma: l’approvazione a maggioranza – assenti Pd e Verdi – del bilancio comunale 2025 -2027. È un fatto molto grave. Se poi ci aggiungiamo le parole ingenerose espresse nei confronti del sindaco dai suoi alleati, abbiamo il quadro dello sfascio istituzionale. Mi dispiace per Caramaschi, non se lo merita». Sia Gennaccaro che Zanin, alla guida di altrettante liste civiche- collocata più al centro la prima, più a destra la seconda – guardano con crescente interesse a Caramaschi e al suo potenziale bacino di voti. «Abbiamo idee diverse – ammette Gennaccaro – su molte cose, ciononostante il sindaco potrebbe far parte dello schieramento di Centro al quale sto lavorando, per allargarlo ulteriormente».

D’accordo sulla figura di Caramaschi anche Zanin: «Sarebbe un ottimo assessore alle Finanze in una nuova giunta». «La nostra lista – assicura Primo Schönsberg, consigliere della Lista Caramaschi – nel 2025 sarà in campo per dare una casa ai moderati che rifiutano la cultura delle destre. Noi siamo degasperiani, ovvero un centro che guarda a sinistra». Potrebbe essere quello che serve ai Centristi per conquistare voti anche in quella parte di elettorato.




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