Trentino Alto Adige/Suedtirol

Bolzano, tentato omicidio dopo la partita: chiesti 10 anni – Cronaca



BOLZANO. La Procura ha chiesto una pena di dieci anni di reclusione per Marius Deda, il 33enne accusato di tentato omicidio per avere accoltellato due giovani nella serata del 24 giugno 2024, in piazza Vittoria, dopo la partita Italia-Croazia valida per gli Europei di calcio. La lettura della sentenza, da parte del giudice Stefan Tappeiner, è prevista per lunedì. L’imputato però non comparirà in aula perché da mesi è irreperibile.

Andiamo con ordine. Pochi minuti dopo l’accoltellamento il 33enne pluripregiudicato aveva già fatto sparire ogni traccia di sé, allontanandosi tra la folla di tifosi albanesi (quella sera si giocava anche Albania-Spagna): ha lasciato Bolzano la notte stessa, a bordo della propria auto, dirigendosi verso casa, a Viterbo. Per sviare le ricerche aveva poi deciso di rifugiarsi a Pordenone, dove è stato trovato una settimana dopo nell’abitazione di alcuni amici. Temeva, ovviamente, la cattura della polizia.

E forse sospettava di poter subire una vendetta da parte di conoscenti e famigliari della vittima. È rimasto rinchiuso nel carcere di Tolmezzo, prima che gli fossero concessi i domiciliari, sostituiti poi dall’obbligo di dimora all’interno della regione Friuli Venezia Giulia. Sta di fatto che è fuggito, facendo perdere le proprie tracce, probabilmente nel suo paese d’origine, l’Albania.

Solitamente i processi vengono sospesi se l’imputato non può essere rintracciato. Ma il caso di Marius Deda rappresenta un’eccezione: lo stesso infatti era a conoscenza del procedimento nei suoi confronti, avendo partecipato a un’udienza dal carcere il 27 ottobre 2024. Per questo si va avanti, in attesa di un’eventuale condanna e di un possibile mandato di cattura.

In aula le richieste della Procura (Axel Bisignano), degli avvocati delle vittime (Angelo Polo, Nicola Nettis, Corrado Faes) e del legale difensore (Thomas Schnitzer). Oltre a una condanna a dieci anni, è stato chiesto un risarcimento per le persone offese: un 26enne e un 23enne, entrambi albanesi, ma residenti a Bolzano. La difesa ha chiesto l’assoluzione del proprio assistito. Lunedì la sentenza. AL.BO. 

(Foto Alto Adige) 




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