Emilia Romagna

Bologna tra verità nascoste e emergenze visibili














Questa settimana ricorre l’anniversario della Strage del 2 agosto 1980. Sono passati 45 anni dalla bomba che seminò terrore e morte in stazione centrale. Un evento che ha segnato la nostra città, ma anche l’intero Paese e che trova centralità in due approfondimenti sul nostro canale Dossier. Il primo – a firma di Federico Tulli – ci parla della contabilità segreta dietro l’attentato e l’importanza del cosiddetto “Documento Bologna”, rimasto dimenticato per 40 anni. Sembrava un semplice appunto, in realtà conteneva informazioni in codice su finanziatori, esecutori e mandanti. Abbiamo provato a ricostruirne la storia insieme a Giuliano Turone, l’ex magistrato che ha scoperto le liste della P2 e testimone “esperto” della Corte al processo Bellini.

Leggi l’articolo: La contabilità segreta dietro l’attentato e l’importanza del Documento Bologna, dimenticato per 40 anni

Il secondo articolo ci guida invece tra volti, trame e obiettivi sommersi dei poteri che hanno chiuso una stagione atlantica sulla pelle della democrazia. Democrazia che – secondo alcuni – sarebbe stata il vero obiettivo della Strage in stazione. Perchè, in che modo e quale filo legherebbe a Washington la rossa Bologna, finita imbrigliata in un disegno più ampio, ce lo racconta Alberto Pedrielli dopo aver intervistato storici, avvocati e il presidente dell’Associazione familiari delle vittime. 

Leggi l’articolo: Dalla Strage alla stazione di Bologna a Washington 

Siamo poi tornati sul tema della droga. Dopo il focus sul preoccupante ritorno del crack, Sofia Nardacchione stavolta ha raccolto la testimonianza di Michele, sessant’anni, che si fa di eroina da quando ne aveva sedici. Il suo racconto apre uno squarcio sulla realtà della Bolognina e del centro città, tra spaccio e uso di sostanze stupefacenti: una realtà dalle tante sfaccettature che ha bisogno di andare oltre gli approcci emergenziali, a partire dal livello locale. Tra le strategie papabili potrebbero esserci le stanze per il consumo controllato di droghe, un tabù in Italia ma realtà consolidate all’estero.

Leggi l’articolo: La mia vita con l’eroina”. La storia di Michele e la necessità delle stanze “del buco”

 

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Cambiando tema, Michele Maestroni si è occupato del caso del Giardino San Leonardo, al centro del dibattito cittadino per un progetto di riqualificazione osteggiato. Ora siamo difronte a un punto di svolta. Il Comune ha infatti annunciato un dietrofront rispetto al piano iniziale cancellando una parte degli interventi. Dal bar con il dehor fino agli alberi da tagliare, cosa rimane e cosa no nel parco al centro delle polemiche?

Leggi l’articolo: Dietrofront sul San Leonardo, ecco come il Comune cambia il progetto del parco 

Infine, uno sguardo al consumo di suolo in Emilia-Romagna. Chiara Tadini analizza i dati Ispra, che fotografano una situazione allarmante specie alla luce delle recenti alluvioni del 2023 e del 2024: si costruisce infatti anche in zone a rischio idrogeologico. Quali sono le province meno virtuose e gli impatti? 

Leggi l’articolo: Così in Emilia-Romagna si continua a consumare suolo, anche nei territori a rischio idrogeologico 

Per questa settimana è tutto, buona lettura su Dossier.

 





















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