Abruzzo

bocciato l’ordine del giorno del Pd di Ortona


Bocciato dal consiglio comunale di Ortona l’ordine del giorno presentato dal Partito Democratico per garantire un sostegno a 24 famiglie con persone affette da disabilità gravissime. 

In particolare, l’ordine del giorno illustrato dalla capogruppo Maria Zannini nell’ultima seduta dello scorso 30 luglio, esprimeva vicinanza morale e la necessità di un sostegno economiche; nel dettaglio, mirava a impegnare il sindaco Angelo Di Nardo e la giunta a reperire fondi di bilancio per elargire un sostegno economico alle famiglie che, pur ammesse all’assegno di disabilità gravissima finanziato dal fondo nazionale per la non autosufficienza dell’anno 2022, sono state escluse perché esauriti i fondi. 

L’assegno in questione, di una cifra variabile fra 400 e 1.000 euro mensili in base al grado di compromissione funzionale e all’intensità del bisogno assistenziale, è destinato a persone in condizione di dipendenza vitale che richiedono assistenza domiciliare continuativa 24 ore su 24 e ha lo scopo di integrare risorse economiche per garantire la permanenza del beneficiario nel proprio contesto abitativo ed evitare ricoveri ospedalieri o residenziali.

“Molte delle famiglie escluse con il nuovo bando – evidenzia il circolo cittadino del Pd – non si sono viste confermare il sostegno di cui già godevano e sul quale confidavano per poter garantire la permanenza in famiglia dei propri familiari disabili. La maggioranza di destra ha ritenuto di non dover condividere l’ordine del giorno, che è stato invece votato favorevolmente dai soli consiglieri di minoranza presenti. Il consiglio comunale ha quindi deciso di non dare mandato alla giunta di reperire i fondi necessari da destinare immediatamente al sostegno delle famiglie con disabili gravissimi”.

“Noi del Partito Democratico – si legge in una nota – riteniamo che queste persone abbiano diritto ad attenzione e rispetto e non silenzi istituzionali. Il rigetto dell’ordine del giorno ci spinge ancora di più a batterci per ogni diritto negato continuando a chiedere risposte concrete e proponendo soluzioni perché l’equità sociale non può essere materia di divisione politica ma un dovere condiviso. Continueremo a batterci in favore dei più deboli della nostra comunità perché vogliamo avere cura
delle persone. Questa è la strada che abbiamo scelto e sarà il nostro obiettivo per l’intera consiliatura e per il domani di questa città”.

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