Marche

blitz sul bus, bloccato un tunisino che fa parte di una delle gang più pericolose

PORTO SAN GIORGIO Lo scovano alla fermata, bloccano un bus di linea in mezzo alla strada, lo prelevano e lo accompagnano al Centro permanenza rimpatri di Palazzo San Gervasio. È l’ultima operazione messa a segno dalla polizia, che ha inferto un altro duro colpo a una delle due bande criminali in guerra tra loro per il controllo di Lido Tre Archi e del Ferro di cavallo di Porto San’Elpidio.

Il profilo criminale

Ad essere stato espulso un tunisino di 21 anni, considerato uno degli uomini fidati del capo della banda dei magrebini, già accusato di numerosi reati, tra cui spaccio, rapina, danneggiamenti e lesioni. Tutto è iniziato durante un controllo a Fermo ed è terminato con il blitz andato in scena mercoledì a Porto San Giorgio. Qualche giorno fa la polizia aveva effettuato un controllo al terminal dei bus “Dondero” di Fermo.

I controlli

Il ragazzo, alla vista delle divise e per sfuggire alla perquisizione, aveva tentato di allontanarsi, mettendosi in bocca una pallina di hashish. I poliziotti erano comunque riusciti a fermarlo e lui si era messo a farfugliare, facendosi di fatto scoprire. A quel punto, ormai alle strette, ha lanciato dalla pensilina l’involucro che aveva in bocca. Recuperato, si è scoperto che conteneva circa quattro grammi di hashish. Per questo il giovane era stato segnalato come assuntore alla prefettura. Il giorno dopo il 21enne si è presentato autonomamente in questura per regolarizzare la propria posizione in Italia. A termine degli accertamenti di rito, non gli è stato rilasciato il permesso di soggiorno: avrebbe dovuto lasciare autonomamente il Paese. Ma ovviamente non l’ha fatto e così quando è stato ritrovato un’altra volta in giro a Fermo, per evitare di essere preso e accompagnato alla frontiera, è riuscito a fuggire dopo aver simulato un malore. Mercoledì però è scattato il blitz finale. Gli investigatori della polizia, arrivati a Porto San Giorgio, l’hanno sorpreso alla fermata dell’autobus. Appena il 21enne è salito, i poliziotti hanno bloccato il bus. Una scena che non è passata inosservata, anzi. Sia per l’ora di punta, si a perché il tutto è avvenuto all’incrocio tra la Statale 16 e la strada Fermana, a pochi metri dalla chiesa di San Giorgio. Gli agenti della polizia in borghese sono saliti sul bus, hanno prelevato il tunisino che aveva tentato invano di nascondersi sotto i sedili e l’hanno portato in questura. Dopo le visite mediche, è stato quindi accompagnato al Cpr di Palazzo San Gervasio.

Lotta senza quartiere

Questo è stato solo l’ultimo colpo, in ordine di tempo, inferto dalla polizia alla criminalità di Lido Tre Archi. Poche settimane fa, infatti, sono stati arrestati altri due esponenti di spicco della banda dei magrebini, due tunisini di 22 e 23 anni, entrambi già sottoposti alla misura di sorveglianza di pubblica sicurezza e accusati di vari reati: spaccio, minacce anche con un rottweiler da 60 chili, danneggiamenti, risse. Uno è stato fermato a bordo di un’auto di grossa cilindrata e aveva con sé una pistola finta in ferro identica a una Beretta, l’altro è stato bloccato dopo che aveva tentato di aggredire gli agenti.




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