Blitz nelle scuole occupate, il messaggio di Bucci ai giovani: “Tutte le violenze sono un problema”

Genova. “Se io impedisco a un giovane di studiare è un problema. Se impedisco a un giovane di manifestare è un problema. Ho fatto i due estremi. Tutte le violenze sono un problema e noi dobbiamo far sì che ai giovani venga mandato questo messaggio: noi aborriamo la violenza“.
Questo il commento del presidente ligure Marco Bucci, interpellato oggi a margine di una conferenza stampa sugli assalti alle scuole genovesi occupate: prima l’episodio del liceo Leonardo Da Vinci devastato nella notte tra sabato e domenica, poi l’irruzione all’istituto Firpo dove due studenti sono stati aggrediti.
“Preferisco assolutamente non commentare perché quando ero giovane io andavo al liceo D’Oria, qualcuno aveva tentato di fare un’occupazione ma era finita male”, premette Bucci. Il governatore quindi condanna le violenze ma anche le occupazioni, perché “la nostra libertà finisce dove comincia la libertà degli altri“. Perciò il messaggio è uno solo: “La violenza non fa per noi”.
Diversa era stata invece la reazione della sindaca di Genova Silvia Salis, che nel pomeriggio di domenica era andata a portare solidarietà ai ragazzi del Leonardo Da Vinci subito impegnati a riparare i danni: “Sono commossa per l’impegno che state dimostrando, siete magici e vi meritate che questa politica e questa città vi dedichino attenzione”.
Giovani Democratici: “Delusi e sconcertati da parole ambigue”
Dichiarazioni che finiscono subito nel mirino dei Giovani Democratici: “Negli ultimi giorni Genova è stata attraversata da episodi gravissimi. Restiamo profondamente delusi e sconcertati dalle parole ambigue” di Bucci che “per strizzare l’occhio ai propri elettori, ha deciso di equiparare le occupazioni fatte pacificamente dagli studenti in questi giorni con chi invece, con violenza e squadrismo, semina paura e odio nelle scuole”, dichiara Pietro Sapori, segretario dei Giovani Democratici genovesi.
“È totalmente irresponsabile – prosegue Sapori – non difendere studenti che decidono liberamente di impegnarsi per rendere la scuola uno spazio sicuro di libertà, di cultura, di discussione, di formazione e di democrazia e vengono regolarmente presi di mira. Non possiamo accettare che vengano deliberatamente deturpate, anche con l’apposizione di svastiche, dei beni pubblici sacri e fondamentali come sono le scuole. Come Giovani Democratici saremo sempre al fianco degli studenti, perché chi porta odio e violenza non può avere spazio nei luoghi del sapere”.
Vince Liguria: “Parole inequivocabili, no alla strumentalizzazione”
“Le parole del presidente Marco Bucci sono state chiare e inequivocabili: condannare con forza ogni tipo di violenza. Appare incomprensibile che i Giovani Democratici abbiano scelto di attaccare una posizione così netta e condivisibile – replicano il coordinatore di Vince Genova Federico Bogliolo e Giacomo Langanaro a nome di Vince Liguria Giovani -. Strumentalizzare una presa di posizione contro la violenza significa perdere di vista il tema principale: la devastazione di un liceo ad opera di vandali, che ha creato paura e disagio tra molti studenti. Abbiamo già espresso piena solidarietà a chi ha subito questi fatti, ribadendo al tempo stesso che non condividiamo il metodo dell’occupazione come strumento di rivendicazione. Crediamo fermamente nel dialogo e nel confronto democratico, non nell’imposizione.
“Tentare di ricondurre espressioni di solidarietà a presunti attacchi politici – proseguono Bogliolo e Langanaro – è scorretto e soprattutto fuorviante, considerando che gli stessi studenti coinvolti hanno escluso collegamenti politici e parlato con chiarezza. Solo i giovani del Pd continuano a evocare ipotesi di squadrismo, smentite dai testimoni e dalle indagini delle forze dell’ordine. Ricordiamo inoltre che definire un’occupazione pacifica è un evidente ossimoro: non può essere considerato legittimo impedire il diritto allo studio a centinaia di ragazzi per giorni e settimane, come accaduto in diversi istituti e persino all’università. Se ancora ce ne fosse bisogno, condanniamo nuovamente quanto accaduto al liceo Leonardo Da Vinci e in qualunque altro istituto. La violenza fisica è da ripudiare senza se e senza ma. Cari Giovani Democratici, provate a dirlo con noi: ogni tipo di violenza“.
Gioventù Nazionale: “Maranza emergenza sociale”
“Negli ultimi anni il disagio giovanile ha assunto connotati sempre più preoccupanti. Il fenomeno delle baby gang, ormai sotto gli occhi di tutti, è strettamente legato alla cosiddetta cultura maranza, che Gioventù Nazionale contesta nel concreto e quotidianamente, nelle scuole come nelle piazze, attraverso campagne di sensibilizzazione e di educazione al rispetto e alla legalità.
Quanto accaduto al liceo Leonardo da Vinci rappresenta una delle manifestazioni più evidenti di questa cultura. Violenza, bullismo e sopraffazione sono purtroppo elementi ricorrenti nelle cronache giovanili, dove troppo spesso i “maranza” emergono come protagonisti negativi.
“Mentre i Giovani Democratici scelgono di puntare il dito contro chi non si mostra concorde con le occupazioni scolastiche, addossando loro una presunta responsabilità morale per i fatti del Leonardo, noi riteniamo necessario evidenziare la natura sociale e culturale del problema – è la replica di Stefano Albanese, responsabile di Gioventù Nazionale Genova, organizzazione giovanile di Fratelli d’Italia -. Negli ultimi anni il disagio giovanile ha assunto connotati sempre più preoccupanti. Il fenomeno delle baby gang, ormai sotto gli occhi di tutti, è strettamente legato alla cosiddetta cultura maranza. Gli stessi studenti del Leonardo da Vinci hanno chiesto di non vedere strumentalizzato quanto accaduto. Non si è trattato di un confronto politico, ma di un grave episodio di teppismo che va letto come sintomo di un malessere sociale più profondo, troppe volte specchio delle fallimentari politiche immigrazioniste sostenute dalla sinistra. Per fortuna, negli ultimi anni, l’attuale governo ha aumentato i rimpatri e diminuito gli sbarchi, dando un giro di vite all’immigrazione irregolare”.




