Black Point di via Ugo Ojetti, tra dubbi dei residenti e carenza di comunicazione
Gli interventi per la realizzazione dei black point nella capitale avanzano. Questo tipo di luoghi, così come descritti da Roma Capitale, rappresentano delle intersezioni stradali o aree urbane caratterizzate da un elevato rischio per la sicurezza stradale, a causa di una serie di fattori (complessità del traffico, carenza di segnaletica, ostacoli visivi e flussi di veicoli intensi); luoghi sui quali il comune sta, per l’appunto progettando la messa in sicurezza. Obiettivi principali degli interventi in questi tratti stradali sono – tra gli altri – la riduzione degli incidenti stradali tramite il controllo della velocità ed il miglioramento dell’accessibilità per pedoni e ciclisti.
Solo pochi giorni fa era stato completato il black point di San Saba, in via Odoardo Beccari. Subito dopo sono iniziati i lavori su via Cristoforo Colombo, all’ altezza via Padre Semeria. Contemporaneamente, anche in 3° municipio, sono in corso i lavori di realizzazione di un black point, con l’intervento iniziato in via Ugo Ojetti, all’altezza di via Francesco Jovine e via Ferdinando Martini.
Questa la descrizione dell’intervento secondo quanto riportato nel sito romamobilita.it : “L’intervento prevede la riduzione della carreggiata con l’ampliamento dei marciapiedi e dello square centrale in corrispondenza dell’attraversamento pedonale che cambierà completamento volto: sarà meno lungo (e quindi più sicuro per i pedoni), più vicino alle fermate del trasporto pubblico (che saranno riposizionate) e più visibile grazie ai cartelli stradali lampeggianti. Nell’ambito dei lavori saranno anche realizzati scivoli per disabili e percorsi tattili per non vedenti.”
Il lavoro sui black points, realizzato dal dipartimento mobilità sotto indicazione politica dell’assessore Eugenio Patanè, è sicuramente estremamente importante e porta senza dubbio un incremento della sicurezza stradale. La domanda che ci è stata però rivolta da alcuni cittadini in merito allo specifico intervento è se quello scelto sia effettivamente l’incrocio più pericoloso del quadrante, e quali siano stati quindi i criteri che hanno portato il dipartimento ad individuare tale tratto, dal momento che – come riferito dai cittadini che ci hanno contattato – non è stato effettuato alcun incontro esplorativo o conoscitivo con i cittadini che abitano nel territorio. Molto rilievo inoltre è stato dato da alcuni cittadini al fatto che una riduzione importante della carreggiata potrà creare delle forti ripercussioni sul traffico locale, visto il restringimento di una strada ad alta percorrenza come è appunto via Ugo Ojetti.
Sul tema della mancata comunicazione, abbiamo sentito telefonicamente la consigliera Marina Battisti (M5S), membro della commissione lavori pubblici del 3° municipio, la quale ci ha confermato che fin dal principio non c’è stato alcun tipo di coinvolgimento, non solo dei cittadini, ma della stessa commissione municipale competente. “La Commissione non è stata convocata” scrivevano i consiglieri Battisti e Quattromani in una nota già a luglio 2024 “e noi consiglieri abbiamo dovuto apprendere tutto dalla stampa. Eppure le commissioni dovrebbero lavorare con programmazione e progettazione certe, ma questo ad oggi, non è garantito nel 3° Municipio“. Una criticità, quella manifestata dal gruppo M5S, non sul tema dei black points – su cui hanno sempre espresso parere favorevole – ma su modalità di condivisione del progetto e soprattutto sulla carenza di informazione nei confronti della cittadinanza, per spiegare al meglio le motivazioni del progetto e per confrontarsi coi cittadini su eventuali criticità derivanti dalla sua attuazione.
Il tema dei black points, anzi, era già stato oggetto di uno specifico emendamento M5S presentato in fase di bilancio preventivo ed approvato anche da una parte del PD – i consiglieri Rampini, Laguzzi, Funghi, Comito e Cesarei – dal momento che il tema della sicurezza stradale è da tempo fortemente sentito come forte esigenza del territorio (basta ricordare che solo nel 2025 ci sono stati 8 decessi tra i pedoni, di cui 1 nel 3° municipio).
“Per questo motivo” ha detto la consigliera Battisti “prendo l’impegno a portare il tema nella prossima seduta della commissione lavori pubblici, così come sarà mia intenzione organizzare – insieme ai colleghi M5S e PD firmatari dell’emendamento sui black points – un incontro pubblico in loco con i residenti della zona di via Ojetti per confrontarci sul progetto e sulla sua attuazione“.
Come redazione, sarà nostra cura rimanere informati ed informare i lettori sui futuri sviluppi della questione e sull’avanzamento del progetto.
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