Cultura

Björk e l’Eden artificiale al Centre Pompidou di Parigi: ecco “Nature Manifesto”


Björk ha creato una installazione sonora al Centre Pompidou di Parigi assieme al direttore artistico e fotografo Aleph Molinari. Intitolata “Nature Manifesto”, è stata realizzata in occasione del forum “Biodiversità: quale cultura per quale futuro?”. L’opera, della durata di 3 minuti e 40 secondi, si propone come un “manifesto post-ottimista sulla natura” ed è aperta al pubblico fino al 9 dicembre 2024.
“Nature Manifesto” utilizza paesaggi sonori e intelligenza artificiale per amplificare le voci di specie animali estinte o in via di estinzione, diffodendo un messaggio urgente sulla crisi climatica che minaccia il nostro pianeta. L’installazione trasforma le iconiche scale mobili Chenille del Centre Pompidou in un’esperienza sonora immersiva, in cui i visitatori si muovono avvolti da grida strazianti di animali, intrecciate a complessi paesaggi sonori testuali. A risuonare, il manifesto di Björk: “È un’emergenza. L’apocalisse è già avvenuta e il modo in cui agiremo ora è essenziale.” Una dichiarazione potente, che invita a riflettere sulla perdita della biodiversità e sul collasso degli ecosistemi.

“Volevamo ricordare ai cittadini la cruda vitalità delle creature in via di estinzione”, ha spiegato in un post l’artista islandese, sottolineando il valore delle connessioni uniche tra gli animali e i loro ecosistemi. In un comunicato congiunto diffuso sui social, Björk e Molinari hanno descritto l’opera come un tentativo di dar voce agli animali minacciati, fondendo i loro richiami con parole umane. “Abbiamo voluto riportare la loro presenza in un’architettura simbolo dell’era industriale, lontana dalla natura. Tra le vene della scala mobile del museo, soprannominata ‘bruco’, abbiamo voluto ricordare al pubblico la vitalità cruda e fragile di queste specie sull’orlo dell’estinzione. Non volevamo solo parlare, ma agire”.
L’iniziativa è accompagnata da una campagna ecologista sviluppata con giovani attivisti francesi e islandesi, il cui lancio è previsto nei prossimi mesi.

Björk continua quindi a concepire la sua arte anche come veicolo per messaggi di matrice ambientalista. Oltre ai contenuti del suo ultimo album “Fossora“, la cantante islandese ha di recente realizato un brano, intitolato “Oral”, insieme con la popstar Rosalía i cui proventi sono stati devoluti alla lotta legale contro un nuovo allevamento ittico nel fiordo Seyðisfjörður, in Islanda.
Björk, che più volte ha preso parte a manifestazioni a Reykjavik contro gli allevamenti ittici, ha scritto “Oral” tra “Homogenic” (1997) e “Vespertine” (2001), considerandola all’epoca troppo pop per i dischi dell’epoca decisamente più sperimentali. Quindi, ha deciso di recuperare il demo del brano, trovandolo perfetto per la sua causa, e ingaggiando per l’occasione la nuova stella spagnola del latin pop. “Offro una canzone che io e Rosalía abbiamo cantato assieme – scrive Björk presentando il pezzo – I proventi aiuteranno la lotta contro gli allevamenti ittici in Islanda. I ricavi dalla vendita della canzone contribuiranno alle loro spese legali. Speriamo che possano essere d’esempio per altri”.
“Oral” è il primo brano pubblicato da Björk dall’uscita del suo ultimo album “Fossora“, edito nel 2022 così come il fortunato terzo album in studio di Rosalía, “Motomami“, che l’ha lanciata nel firmamento del pop internazionale.
Björk ha tenuto di recente alcuni concerti in Italia a supporto dello show Cornucopia, inaugurato a New York. Sulla nostra webzine la recensione del live di Bologna.




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