Trentino Alto Adige/Suedtirol

Bilinguismo, postini senza patentino: «La norma? Non fa danni» – Cronaca



BOLZANO. Niente da fare per i portalettere altoatesini che ambiscono ad un anno di lavoro a tempo determinato.«La norma di attuazione entrata in vigore a luglio per superare le emergenze e che permette di lavorare anche senza patentino, ci sta danneggiando indirettamente». Lo dice Antonella Longo – segretaria provinciale Failp- Cisal: «Visto che ora è possibile assumere in Alto Adige personale fino ad un anno anche senza patentino e visto che sono piovute almeno un paio di centinaia di domande dal resto d’Italia, Roma ha scelto di applicare anche i criteri di selezione nazionali che penalizzano i nostri». Alessandro Urzì – deputato FdI alla Camera e presidente della Commissione dei Sei – ed Angelo Gennaccaro – a sua volta componente della Commissione dei Sei e del Comitato di Intesa – ribattono.

Urzì: «La norma non può creare alcun ostacolo»

«Come presidente della Commissione dei sei che ha elaborato il testo della norma su espressa sollecitazione della Provincia – dice Urzì – mi preme sottolineare come la stessa non possa creare di principio alcun ostacolo all’assunzione di personale locale ed in possesso dell’attestato di bilinguismo (da privilegiarsi a quello che ne sia privo) perché riguarda assunzioni temporanee (contratti a termine) che derogano “all’applicazione delle disposizioni … per un numero di assunzioni non superiore al 50% dei posti non ricoperti nel profilo professionale”.

La norma prevede solo che se non ci sia personale in numero sufficiente in grado di garantire quei servizi si possa derogare in una quota limitata ma utile a soddisfare le esigenze dei cittadini che non possono rimanere senza servizi perché non si trova in sede locale personale bilingue e del gruppo linguistico dettato dalla proporzionale. Ma solo, ribadisco, in una quota del 50% dei posti non scoperti. Ovviamente – chiude Alessandro Urzì – le dinamiche sindacali e legate alla formazione dei bandi di arruolamento meritano l’assoluta considerazione ma è un tema estraneo al valore della norma. Sarà quindi Poste Italiane a motivare di avere rispettato i parametri ed i sindacati a chiederne conto».

Longo: «Le Poste speculano per convenienza».

«La nuova norma di attuazione è assolutamente lodevole – riprende Antonella Longo – e va a soddisfare un’esigenza sentita da tutta la collettività. Il punto però è un altro. Lamento il fatto che Poste Italiane SpA, alla luce della nuova norma, speculi per convenienza e non solo non applichi la legge, disconoscendo la riserva del 50% dei posti per chi è già in possesso dell’attestato di bilinguismo, ma abbia scelto di disattendere la normativa vigente per la quale in Posta in Alto Adige si sia sempre potuto assumere personale portalettere con anche solo la terza media. Succede che le Poste avendo a disposizione numerose candidature dal resto d’Italia (risorse non ancora in possesso del patentino, ma con un punteggio di maturità o di laurea interessante), trascurano eventuali candidature autoctone, già in possesso dell’attestato di bilinguismo, con un punteggio di maturità o di laurea inferiore agli standard nazionali».

Gennaccaro: «Chiederemo chiarimenti alle Poste».

“Il rapporto tra il Comitato di Intesa e le Poste – dice Angelo Gennaccaro – è sempre stato corretto, trasparente, improntato al pieno rispetto dello Statuto speciale e delle peculiarità linguistiche e culturali che caratterizzano il territorio altoatesino. Proprio per questa ragione, aggiunge, chiederemo agli uffici di Poste Italiane, tramite il Commissario del Governo, i necessari chiarimenti su quanto segnalato, al fine di chiarire ogni possibile equivoco perchè le segnalazioni ricevute non trovano alcun riscontro nella realtà. La normativa introdotta – continua – entrata in vigore il 15 luglio 2025, è strutturata per offrire una flessibilità eccezionale e una deroga temporanea, attivabile esclusivamente in presenza di motivazioni oggettive e comprovate e previa autorizzazione del Comitato di Intesa, di cui faccio parte”.

”La modifica ha introdotto una possibilità straordinaria per le assunzioni a tempo determinato ed è limitata a una quota massima del 50% dei posti vacanti. La nuova norma di attuazione non incide sul regime ordinario di accesso all’impiego in Alto Adige, che richiede il patentino di bilinguismo e segue la proporzionale linguistica. Per tanto, eventuali modifiche nelle procedure aziendali non dipendono in alcun modo dalla modifica delle norme di attuazione dello Statuto speciale approvate alcuni mesi fa e proprio per questa ragione – chiude – chiederemo alle Poste i necessari chiarimenti su quanto segnalato”.




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