Best Performer della Carnia, dalla montagna ai mercati mondiali: le imprese carniche si raccontano
Aziende che sono degli unicum mondiali. Imprese piccole ma redditizie, che puntano sulla formazione del personale, che diversificano, che ampliano gli orizzonti con l’obiettivo di consolidarsi e crescere. E che non si spaventano davanti alla congiuntura, ai possibili ostacoli di un 2025 che, dal punto di vista delle previsioni economiche, è tutto da decifrare.
Ogni aspetto delle 100 Best Performer – vale a dire le migliori 100 imprese – della Carnia è stato oggetto di analisi nel corso dell’evento, organizzato dal gruppo Nem, che pubblica il Messaggero Veneto e altri cinque quotidiani del Nord Est, in collaborazione con ItalyPost, svoltosi giovedì 5 dicembre al parco tecnologico di Amaro, in una sala piena, davanti a oltre 100 presenti.
«È stata data una visibilità forse inaspettata al territorio – ha detto il direttore del Carnia Industrial Park, Danilo Farinelli, nei suoi saluti – . È un motivo di orgoglio vedere tante realtà del distretto presenti nella classifica. Quassù lavorano quasi 4 mila addetti, ci sono numeri importanti di patrimonio, ricavi, margini netti».


Mattia Bulfoni di Karnel, Gianpietro Camol di I.T. Impianti, Fausto Schneider di Lumiei Impianti e Ivan Straulino di Straulino
Il presidente di Primacassa Fvg, Giuseppe Graffi Brunoro, ha sottolineato nel suo intervento che «per noi è un grande onore e anche un dovere essere parte attiva di un evento come questo. Noi siamo la banca della Carnia e qui sono rappresentate anche imprese molto piccole, che producono valore ed economia in una terra che sta riconquistando il proprio spazio in Friuli Venezia Giulia».
Sergio Copetti al Best Performer della Carnia: “Primacassa Fvg con le imprese, crescere per imporsi nei mercati esteri”
Dopo il saluto di benvenuto della sindaca di Amaro, Cristiana Mainardis, si è passati ai tre panel previsti dai lavori, dove sono stati gli stessi imprenditori a raccontare le loro storie. «L’industria 4.0 – ha affermato Mattia Bulfoni, il titolare della Karnel di Tolmezzo – è entrata anche nel nostro settore, quello dell’assemblaggio delle schede elettroniche. Il 2024 non è stato un anno facile, c’è stato un calo di volumi da parte di clienti tradizionali, dalla domotica all’automotive, ma confidiamo nel 2025. Abbiamo l’obiettivo di crescere garantendo servizi di alto profilo ai nostri clienti».
«Il mercato è ancora interessante – ha osservato Gianpietro Camol, presidente di It Impianti tecnologici energie alternative – . L’Unione europea sta spingendo molto per l’efficientamento degli edifici e quindi l’anno prossimo potrebbe essere positivo».


Da sinistra Paolo Bearzi di Rdm Ovaro, Federica Gortani di Gortani e Sergio Copetti di PrimaCassa Fvg (Foto Petrussi)
«Abbiamo in gestione una trentina di impianti dove facciamo manutenzione – ha detto Fausto Schneider, Ad di Lumiei impianti – , oltre alla realizzazione degli impianti idroelettrici. Il mercato c’è, i nostri investimenti guardano a medio termine, ai prossimi 5 anni».
«Si dovrà puntare sulla bioedilizia – ha spiegato Ivan Straulino, legale rappresentante dell’omonima ditta di costruzioni – , ma i costi sono ancora alti. A questo si dovrebbe porre rimedio, magari con degli incentivi».
L’incredibile vicenda imprenditoriale di Renato Barbui, presidente di Laboratorio Bs di Raveo, è stata seguita con la massima attenzione. «Utilizziamo tecnologie avveniristiche nell’automotive, nella fanaleria, nei cruscotti delle auto – ha raccontato l’imprenditore – . Ma siamo presenti nell’anticontraffazione, nella realizzazione di parti del telescopio Ariel per l’Esa, mentre nel medicale, il progetto più futuristico e ambizioso, su cui stiamo lavorando, è trovare un sistema che possa ridare la vista ai non vedenti».
Matteo Bearzi, di B.Eng, è il titolare di «una delle cinque aziende al mondo che realizza fanali di altissima qualità per i marchi di lusso. Il segreto? Siamo flessibili, diamo risposte subito e prodotti chiavi in mano».
Matteo Bearzi al Best Performer della Carnia: “Prodotti artigianali di qualità altissima”
Luca Giorgini, Ad di Plan 1-Health, ha spiegato come dalla Carnia si possa competere con successo contro colossi americani «perché siamo piccoli e versatili», mentre Marino De Santa di Legnolandia di Sutrio, pur affondando le radici in quasi 200 anni di storia, ha sottolineato che «l’innovazione è una delle qualità intrinseche della nostra attività, il legno ha un futuro straordinario».
Federica Gortani, responsabile delle risorse umane di Gortani, ha raccontato come l’azienda, che ha il core business nella produzione di grandi botti in acciaio e autoclavi per l’enologia, punti a diversificare il raggio di azione, con un brand, “Go” che si occuperà di produzioni per la farmaceutica, il medicale, il food e il beverage.
Federica Gortani al Best Performer della Carnia: “Esportiamo prodotti con una forte ingegnerizzazione”
Paolo Bearzi, direttore generale della Rdm di Ovaro (cartiera che realizza i cartoni per gli imballaggi degli accessori di griffe come Gucci e dà lavoro a tutta la valle), ha infine elencato quelle che a suo avviso sono tre parole fondamentali per imporsi nel mondo intero: «Sostenibilità, servizio e qualità»
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