Benko condannato a due anni per bancarotta fraudolenta
MILANO – L’ex magnate austriaco René Benko è stato condannato a due anni di reclusione dalla Corte d’Assise di Innsbruck per bancarotta fraudolenta nell’ambito del primo filone sul mega crack del gruppo Signa. Il Tribunale ha contestato al 48enne una donazione di 300.000 euro alla madre, mentre l’ha assolto dall’accusa di aver sottratto alla massa fallimentare altri 360.000 euro tramite affitti per una villa nel capoluogo tirolese. Benko all’apice del suo successo – secondo la stampa austriaca – vantava un patrimonio di quasi 5 miliardi di euro.
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Ora Benko e il proprio difensore avranno a disposizione tre giorni per presentare un eventuale appello. L’ex magnate e il suo avvocato non hanno rilasciato dichiarazioni al termine del processo. Benko è indagato anche in Germania, Liechtenstein e dalla Dda della procura di Trento nell’ambito della maxi inchiesta su presunti collegamenti tra politica e affari: 77 le persone nel registro degli indagati tra cui amministratori pubblici, politici, imprenditori e professionisti.
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