“Bene l’accordo Stellantis-Iveco, ma servono interventi immediati per il futuro”: l’appello di Uilm Abruzzo
“Bene l’accordo Stellantis con Iveco, ma dobbiamo pensare a domani, non solo all’oggi: abbiamo al massimo 10 anni di tempo per preparare lo stabilimento di Atessa e il territorio ad una delle più grandi sfide degli ultimi secoli quale è la transizione ecologica”. Il coordinatore regionale Uilm Abruzzo, Nicola Manzi, interviene a seguito all’annuncio della collaborazione tra i due celebri marchi motoristici.
Stellantis Pro One produrrà i furgoni 100% elettrici a marchio Iveco nei propri stabilimenti di Atessa, Gliwice (Polonia) e Hordain (Francia), per poi consegnarli a Iveco Group, il quale si occuperà della distribuzione sul mercato europeo – Regno Unito compreso – attraverso i suoi canali di vendita e assistenza. L’accordo è stato firmato venerdì 14 marzo.
“È una notizia da accogliere positivamente – interviene Manzi – ma dobbiamo cominciare a guardare i dati. Lo stabilimento di Atessa attualmente impiega circa 4.800 dipendenti e produce 840 furgoni al giorno di cui, al momento, solo 5 sono elettrici. Il plant è in cassa integrazione dal 10 giugno scorso: in media sono 700 e non 1.500 i dipendenti sottoposti a Cigo, ma l’ammortizzatore sociale scade a giugno 2025, dopo aver esaurito le 52 settimane previste dalla legge. Ciò significa che bisogna intervenire urgentemente adesso per preparare il terreno per il futuro e garantire una rete di protezione dei posti di lavoro, della produzione e della logistica che servono all’intera economia regionale”.
Per Manzi il plant di Atessa può continuare a produrre i furgoni a motore endotermico e a diesel, realizzati nello stabilimento di Pratola Serra, per almeno altri 7-10 anni. “Il mercato li richiede. Nonostante la crisi – spiega il numero uno di Uilm Abruzzo – sappiamo che nel 2024 i veicoli totali prodotti da Stellantis in Italia sono stati 475mila, di cui ben 192mila veicoli commerciali leggeri. Ciò significa che Stellantis Atessa rappresenta uno dei pilastri della produzione del gruppo. Ricordiamo che il furgone è un veicolo utilizzato principalmente per lavoro e servizi, soggetto a veloce usura e destinato ad essere cambiato nell’arco di 5-6 anni. Nella ex Sevel la capacità produttiva si è ridotta da 1.250 furgoni al giorno a 970. Ora, dunque, è il momento di agire. L’azienda deve investire per rendere le linee più snelle eliminando i colli di bottiglia della produzione che si verificano a seguito della chiusura della vecchia verniciatura, continuare a investire ancora di più sulla customizzazione per produrre specificità giornaliere, cosa che in futuro ci renderà ancora più forti sul mercato. Nel frattempo, prepararci al futuro, ovvero a quel 2035 in cui il mercato sarà invaso da veicoli elettrici che competeranno con i nostri. La Regione Abruzzo deve immediatamente intervenire per migliorare l’attrattività economica del territorio”.
I passaggi essenziali per Uilm sono: “Valorizzare logistica e trasporto. Questo territorio deve poter contare su trasporti veloci, capillari e collegati con i vari distretti extra regionali e fuori dai confini nazionali. Penso a collegamenti veloci con la Polonia e l’est Europa – considera Manzi – ma anche a Francia, Germania e nazioni d’oltralpe, utili non solo alle grandi aziende, ma anche per l’indotto che potrà produrre materiale anche per altri siti. Per fare questo abbiamo un grande asso nella manica: le rotaie. La Regione deve accelerare e concludere velocemente il progetto Sangritana con treni in entrata e in uscita dalla Val di Sangro via stazione Saletti che tolgono Co2 dall’aria e pericoli e traffico pesante dalle strade. Altro punto: chiediamo al Governo nazionale e alla Regione di abbattere i costi per l’energia, in modo che le aziende, soprattutto quelle medie e piccole, possano tornare a tirare il fiato sui costi eccessivi della produzione. Solo così potremo garantirci un futuro, solo lavorando oggi, possiamo programmare il domani. Mi auguro che dopo anni di attendismo e con le sfide epocali che abbiamo alle porte, questo diventi davvero il momento adatto per agire”.
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