Calabria

Belvedere Spinello, sequestrati i due depuratori comunali: reflui non trattati finivano nel fiume Neto

I Carabinieri di Belvedere Spinello hanno eseguito un provvedimento di sequestro preventivo dei due impianti di depurazione comunali, su disposizione del Gip del Tribunale di Crotone, a seguito di un’inchiesta coordinata dalla Procura della Repubblica.
L’operazione è frutto di complesse indagini condotte dai militari dell’Arma, con il supporto tecnico dell’Arpacal di Crotone, che hanno accertato la fuoriuscita di acque reflue urbane non trattate dai depuratori non funzionanti. Le acque contaminate si sarebbero riversate nel fiume Neto, provocando sversamenti maleodoranti e potenziali rischi per la salute pubblica.

Le verifiche sono scattate dopo la denuncia presentata, nel marzo 2025, da alcuni residenti della zona, corredata da analisi di laboratorio. I successivi sopralluoghi e campionamenti nei pressi dei depuratori, situati in località Chiusa del Pozzo e Chiarette, hanno confermato che i reflui, contenenti carta e materiale fecale, si disperdevano nei terreni circostanti — area classificata come Zona di Protezione Speciale — fino a confluire nel fiume. Le analisi batteriologiche hanno inoltre rilevato la presenza di escherichia coli ed enterococchi intestinali, a conferma dell’inquinamento ambientale e del rischio per uomini e animali.

Secondo quanto emerso, l’indagine — tuttora nella fase preliminare — ipotizza a carico di alcuni rappresentanti e dipendenti del Comune di Belvedere Spinello responsabilità penali per inosservanza dei divieti di scarico nel suolo e nelle acque (art. 137 del D.Lgs. 152/2006), getto di cose pericolose (art. 674 c.p.) e danneggiamento (art. 635, comma 2 c.p.).


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