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Battocletti al record italiano nei 5000 metri

Notte di grandi risultati e sfide entusiasmanti al Golden Gala Pietro Mennea – Presented by IP nella quinta tappa della Wanda Diamond League. Tre migliori prestazioni mondiali stagionali e due record del meeting allo stadio Olimpico di Roma.

La regina della serata è la keniana Beatrice Chebet che vince l’attesissima sfida nei 5000 metri con la seconda prestazione di sempre (14:03.69) e il miglior tempo mai corso al Golden Gala.

Una fenomenale Nadia Battocletti è terza e firma un altro record italiano e la seconda prestazione europea di sempre in 14:23.15, togliendo oltre otto secondi al primato realizzato a Parigi 2024.

Nello sprint torna a ruggire in formato-jet lo statunitense Trayvon Bromell, il più veloce dell’anno nei 100 metri in 9.84 (1.1).

Primato del meeting e altra vittoria USA per la discobola Valarie Allman (69,21).

Quattro secondi posti in chiave italiana, in una serata ricca di emozioni. Mattia Furlani chiude la gara di salto in lungo con 8,13 (-0,5), va in testa ma nel salto conclusivo l’australiano Liam Adcock balza a 8,34 (-0,2).

Seconda anche Roberta Bruni nell’asta con 4,65, dove vince la statunitense Sandi Morris con 4,80;

Zane Weir nel peso (21,67) dietro al neozelandese Tom Walsh (21,89), e Ayomide Folorunso (54.21) nel 400 ostacoli vinti dalla giamaicana Andrenette Knight (53.67).

Miglior crono dell’anno nei 1500 maschili del francese Azeddine Habz (3:29.72), con seconda prestazione italiana di sempre di Federico Riva (3:31.42).

Nell’alto vince il coreano Woo Sang-Hyeok con 2,32, Gianmarco Tamberi apre la stagione con 2,16.

Nelle altre gare successi della giamaicana Shanieka Ricketts nel triplo (14,64/-0,7), degli statunitensi Quincy Hall nei 400 (44.22) e Anavia Battle nei 200 (22.53/0.8), della irlandese Sarah Healy nei 1500 metri in 3:59.17 e dello svizzero Jason Joseph nei 110 metri ostacoli (13.14/0,9).

Ad inizio serata è stato osservato un minuto di silenzio per ricordare Giorgio Lo Giudice, lo storico giornalista romano scomparso nei giorni scorsi, un autentico e sincero amico del Golden Gala.

Gran festa del pubblico e applausi per la presenza dei due azzurri Andy Diaz e Zaynab Dosso, reduci rispettivamente dalla medaglia d’oro nel salto triplo e da quella argento nei 60 metri piani ai campionati mondiali al coperto di Nanchino.

 

LA CRONACA DELLE GARE

5000 METRI DONNE. Fantastica Nadia Battocletti. Ancora un record, un super-record, 5000 metri ancora magistrali dopo la splendida gara del quarto posto olimpico, con il record italiano abbassato da 14:31.64 a 14:23.15, seconda prestazione europea di sempre, terza dietro una strepitosa Beatrice Chebet capace di schiantare il primato del Golden Gala e la miglior prestazione mondiale dell’anno restando a lungo sulla scia del primato mondiale. Per la keniana oro olimpico, il record nazionale e la seconda prestazione assoluta di sempre in 14:03.69, a tre secondi e pochi decimi dal primato mondiale di Gudaf Tsegay, oggi quinta e distante oltre ventuno secondi, in 14:24.86. Gara velocissima come da copione, le pacemaker fanno egregiamente il compito designato girando poco sotto i sessantanove secondi a giro. Il passaggio ai 3000 in 8:32.20 lasciava presagire un gran finale (Battocletti 8:37), dove la Chebet si è involata alla caccia del record mondiale e Nadia Battocletti divorava metri passando di giro in giro dalla sesta posizione, alla quinta, poi quarta, infine terza con un ultimi mille in 2:50 e spiccioli. Non è riuscita a riprendere soltanto l’etiope iridata indoor Freweyni Hailu, seconda in 14:19.33. Gara di livello cronometrico e anche emotivo di caratura spettacolare, con sedici atlete sotto i quindici minuti.

Nadia Battocletti (5000, Fiamme Azzurre) – “Record italiano, seconda europea di sempre. Non posso essere più soddisfatta di così. Tutto il tifo dell’Olimpico mi ha davvero emozionato. Mi sembrava di essere tornata alle Olimpiadi, in uno stadio ancora più grande. Avversarie? Davvero toste ed è giusto che sia così perché ci sproniamo a vicenda. È stata una tappa di passaggio, importante, e il punto di arrivo sono i Mondiali a Tokyo. Mi sto preparando mentalmente e fisicamente per raggiungerli al meglio della forma. Ci vediamo tra circa un mese, ancora in Diamond League a Londra”.

Photo: Grana/Fama/Fidal

100 METRI UOMINI. E’ Trayvon Bromell la freccia della serata del Golden Gala. Sua la firma alla miglior prestazione mondiale dell’anno con un 9.84 favorito da un vento assolutamente nei limiti (1,1) e una superiorità netta. Due centesimi tolti alla recente world lead di 9.86 dell’altro statunitense Bednare e dl ghanese Saminu, per far esplodere l’Olimpico in un lungo applauso. E’ il ritorno di Bromell a livelli degni del suo passato, dopo l’antipasto della prima uscita stagionale di 9.91, prima della firma in Diamond League. A un metro e mezzo che sembrava più grande, l’ivoriano Emmanuel Eseme, sceso anche lui sotto i dieci netti in 9.99, terzo in 10.01 un altro sprinter africano, il keniano Ferdinand Omanyala. Con 9.84 Bromell ha firmato la miglior prestazione nei 100 metri nell’ultimo decennio del Golden Gala, inferiore solo al 9.75 di Justin Gatlin, il record del meeting stabilito nel 2015. Filippo Tortu chiude settimo in 10.19, Chituri Ali rialzato nono in 11.21.

1500 METRI UOMINI. La festa dei milers è festa per tutti, nella miglior gara della stagione in cui il francese vincitore Azeddine Habz e il keniano già campione del mondo Timothy Cheruiyot hanno chiuso sotto la precedente world lead, rispettivamente in 3:39.72 e 3:29.75. Fa festa l’azzurro Federico Riva, decimo in una gara velocissima ma capace di firmare la seconda prestazione italiana di sempre in 3:31.42, davanti al pubblico e nello stadio della sua città. Sempre nel mezzo del gruppo, sfilacciato per un ritmo molto sostenuto fin dalle prima schermaglie, per Riva c’è la conferma di una condizione strepitosa già mostrata nelle ultime gare, culminate con il gran personale sugli 800 metri a Rovereto, prima della scintilla di questa sera. Primati personali a pioggia, per il marocchino Anass Essayi, terzo in 3:30.74, oltre al record tedesco di Robert Farken (3:30.80) e al record svedese di Samuel Pihlström (3:30.87), risultati che ricordano la qualità senza rivali della distanza nella storia del Golden Gala.

LANCIO DEL PESO UOMINI. Tra i tre vincitori in precedenti edizioni (Walsh, Kovacs, Fabbri) è il neozelandese Tomas Walsh a spuntare il secondo successo al Golden Gala. Il suo 21,89 al primo lancio ha resistito alle bordate del quinto turno, portate dall’azzurro Zane Weir, splendido secondo con 21,67 e tre lanci oltre i ventuno metri, a conferma della ritrovata condizione fisica e tecnica, e dal giamaicano bronzo olimpico Rajindra Campbell, terzo con 21,64. Il terzo turno ha registrato anche il miglior lancio del campione europeo Leonardo Fabbri (21,35), alla fine settimo. Una classifica insolita, con tutti gli statunitensi fuori dal lancio di finale del sesto turno, quarto Kovacs quinto Piperi sesto Otterdahl, racchiusi in quattro centimetri da 21.59 a 21,56.

SALTO CON L’ASTA DONNE. Roberta Bruni ha dato più di un brivido al pubblico dell’Olimpico, sbagliando almeno due buone prove alla misura di 4,75, che sarebbe stato il record italiano. L’azzurra ha chiuso ancora sul podio nella prima tappa europea stagionale della Diamond League, superando al secondo tentativo i 4,65, migliorando il primato stagionale all’aperto di 4,63, centrato nella tappa di Doha. Porta a casa il successo la statunitense Sandi Morris, già vincitrice al Golden Gala nel 2022, al suo primato stagionale di 4,80, miglior misura all’aperto 2025. La connazionale Gabriela Leon divide il secondo posto alla pari con l’azzurra, stesso numero di errori alla medesima quota. Quarte ben quattro atlete, tra cui la francese campionessa mondiale indoor Marie-Julie Bonnin e la svizzera oro europeo Angelica Moser. Nona Elisa Molinarolo, che dopo aver superato indenne la misura d’ingresso a 4,35 ha commesso tre errori a 4,40.

LANCIO DEL DISCO DONNE. L’olimpionica di lancio del disco Valarie Allman non delude, e dopo un inizio gara in cui ha preso le misure con la pedana, al quinto lancio ha proiettato il disco fino a 69,21, record del meeting per migliorare il 68.93 di Sandra Elkasevic, risalente all’edizione 2018 del Golden Gala, e stasera quarta con 64,91. Per la statunitense è la seconda vittoria al Golden Gala, dopo quella del 2023. Seconda è la cubana Yaimé Perez (66,63), terza l’olandese Jorinde Van Klinken (65,77). Tutte le migliori tre hanno determinato l’ordine di classifica al quinto lancio. Decima la primatista italiana Daisy Osakue con la misura di 56,40, in una gara fortemente condizionata dal nullo iniziale e da quello al terzo lancio.

400 OSTACOLI DONNE. E’ magnifica Ayomide Folorunso, che interpreta magistralmente i 400 ostacoli non sbagliando niente nella distribuzione, chiudendo seconda con la sua miglior classifica in una tappa della Diamond League e la quarta prestazione in carriera, un 54.21 che è anche la seconda prestazione europea stagionale. L’azzurra, avanti agli applausi del pubblico del Golden Gala, è preceduta soltanto dalla giamaicana Andrenette Knight, al record stagionale di 53.67, quinta prestazione mondiale dell’anno. L’altra giamaicana Rushell Clayton, due volte terza ai campionati del mondo, completa il tris delle migliori tre in 54.31. Ottava l’altra azzurra Linda Olivieri (56.06), che ha corso in prima corsia.

SALTO TRIPLO DONNE. Il successo al Golden Gala va per la prima volta a una triplista giamaicana, l’argento olimpico Shanieka Ricketts, che con 14,64 (-0,7) nel turno d’apertura ipoteca la vittoria firmando il miglior salto all’aperto della stagione, seppur lontano dalla world lead della cubana oro mondiale indoor Leyanis Perez Hernandez, oggi seconda con 14,46 (.0,8). Solo terza l’olimpionica di Parigi, la dominicense Thea LaFond, 14,30 (-0,1) anche lei nel turno d’apertura.

400 METRI UOMINI. Che finish! I 400 metri maschili decisi per un centesimo dopo una magnifica sfida spalla a spalla tra lo statunitense campione olimpico Quincy Hall e il leader mondiale stagionale Zakithi Nene, divisi da un nulla per una delle gare più entusiasmanti della serata. Al traguardo, 44.22 per Hall, tornato ai migliori livelli dopo un inizio di stagione meno brillante del solito, 44.33 per il sudafricano, che conferma in sostanza lo strepitoso 43.76 di pochi giorni fa nell’altitudine di Nairobi. Africa-top anche nel segno del botswano Collen Kebinatshipi, terzo in 44.51, primato stagionale. Edoardo Scotti stretto nel piccolo imbuto della corsia più interna chiude ottavo con il primato stagionale di 45.68. Un quattrocentista statunitense non vinceva al Golden Gala dal 2018: l’ultimo era stato Fred Kerley.

200 METRI DONNE. E’ la Diamond League di Anavia Battle, che all’Olimpico vince per la terza volta rafforzando il punteggio nel women standings. La statunitense sciorina ancora brillantezza soprattutto dall’ingresso in rettilineo e vince nettamente in 22.53 (0,8) davanti a una delle migliori duecentiste europee del momento, la britannica Amy Hunt (22.67) e all’ivoriana Marie Josée Ta Lou-Smith, terza in 22.75 (primato stagionale per entrambe). Settima Dalia Kaddari, 23.12 al traguardo con start in prima corsia e una prima parte di gara reattiva fino a avvicinarsi in pochi secondi alla spagnola Sevilla, battuta a parità di centesimi.

110 METRI OSTACOLI. E’ il primo successo di uno svizzero, il primatista elvetico Jason Joseph che in 13.14 (0,9) beffa per un’inezia lo statunitense world leader Cordell Tinch, stesso tempo. E’ la seconda prestazione europea stagionale per Joseph, che ha vinto la gara negli ultimi dieci metri, in una gara con terzo l’altro statunitense Dylan Beard (13.28) che ha beffato di un centesimo il giamaicano Orlando Bennett.

 

FOTO:  Chebet e Battocletti (foto Grana/FIDAL)

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