Piemonte

“Basta aggressioni a medici e infermieri”: il flash mob dei camici bianchi davanti alle Molinette

Stop alle aggressioni a medici e infermieri: è l’appello che arriva dal flash mob organizzato oggi alle Molinette di Torino in occasione della giornata nazionale di educazione e prevenzione contro la violenza nei confronti degli operatori sanitari, radunatisi in mattinata nel cortile dell’ospedale, alcuni con una ferita simbolica dipinta sul viso. Un presidio al quale anche il commissario della Città della Salute, Thomas Schael, ha partecipato per alcuni minuti.

“La violenza contro gli operatori sanitari è una piaga che affligge anche la nostra regione” sottolinea Claudio Delli Carri, segretario regionale del sindacato infermieri Nursing Up. In Piemonte, tra il 2020 e il 2022, secondo i dati dell’Osservatorio nazionale sulla sicurezza degli esercenti le professioni sanitarie e socio-sanitarie, sono avvenute 1.495 segnalazioni di aggressioni che hanno coinvolto 1.790 operatori. “Questo significa – sottolinea Delli Carri – che due infermieri su tre sono stati vittime di molestie o aggressioni sul posto di lavoro”

Un’analisi più approfondita dei dati forniti dalla Regione Piemonte evidenzia che la categoria più colpita è quella degli ausiliari sanitari e inservienti, con il 57,9% delle vittime. Seguono il personale tecnico sanitario, con un’incidenza del 20,6%, e gli infermieri, che rappresentano il 14,5% dei casi.

Uno studio condotto dall’Asl Città di Torino, inoltre, ha rilevato che il 65% degli operatori sanitari intervistati ha dichiarato di essere stato vittima di aggressioni. Di questi, il 66,2% ha subito aggressioni verbali, mentre il 33,8% ha riportato episodi di violenza fisica.

Nei quattro ospedali della Città della Salute e della Scienza nel 2024 sono state 157 le aggressioni tra fisiche e verbali. “Tutti devono avere rispetto della divisa. E tutti i nostri professionisti indossano una divisa e per questo devono essere rispettati” commenta il Commissario Thomas Schael.


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