Piemonte

Baratti & Milano la caffetteria reale compie 150 anni


Confetteria, liquoreria, specialità caramelle, dicono le insegne bordate di nero incastonate nei marmi delle ampie vetrine che sono un simbolo di piazza Castello, e di Torino tutta. Fornitore della Casa Reale, dice il marchio, che racconta una storia iniziata nel 1875, quando Baratti & Milano aprì. Oggi, insegne, marchio e tutto il resto è ancora lì, ad accogliere chi varca quella soglia per entrare in un locale che sembra un museo, con i suoi stucchi dorati, le vetrinette e il bancone in legno intarsiato, i velluti rossi, i lampadari preziosi. Baratti & Milano, il più celebre dei caffè storici torinesi (e sicuramente quello che nei decenni ha saputo restare più meravigliosamente uguale a se stesso) arriva al traguardo dei 150 anni in grande forma, confermandosi l’elegante salotto sabaudo che è sempre stato. Quello dove Luigi Einaudi, Guido Gozzano e Cesare Pavese sedevano a leggere i giornali e parlare di politica e letteratura, ma anche quello dove i Torinesi vengono a bere un tè o una cioccolata calda, o portano a cena gli ospiti speciali, come Martin Scorsese, che è stato qui giusto un paio di mesi fa ad assaggiare i plin da manuale di Ugo Alciati, che un anno fa ha preso in mano la proposta gastronomica del locale, per riportarla ai livelli che merita.

“Il Caffè Baratti & Milano è una tappa importante nella storia della città di Torino. Il traguardo di questo compleanno è motivo di orgoglio e siamo entusiasti di offrire alla città, dopo ben 150 anni, il locale storico immutato nelle sue parti caratteristiche, sia rispetto all’inaugurazione di fine 800, sia rispetto ai rinnovamenti di inizio ‘900”, spiega Guido Repetto, oggi a capo dell’azienda dopo che suo padre, fondatore del Gruppo Elah Dufour, aveva rilevato nel 1999 lo storico locale torinese.

Il giorno esatto del compleanno sarà il primo febbraio: è quella la data del 1875 in cui Ferdinando Baratti e Edoardo Milano aprirono “i banchi di spaccio della lunga bottega”, pensati per accogliere gli illustri invitati della Banca Industriale Subalpina, il passage vetrato e monumentale che avrebbe preso poi il nome di Galleria dell’Industria Subalpina.Per celebrare un secolo e mezzo di storia, Baratti & Milano ha organizzato un anno di festeggiamenti, con eventi e appuntamenti dedicati, che cominceranno appunto il 1° febbraio 2025, con una festa aperta alla città.

Poco prima, a fine gennaio, è prevista l’inaugurazione del nuovo spazio ristorante, risultato naturale ma non scontato di questi mesi di collaborazione con chef Alciati. Poi, da gennaio in poi, le grandi vetrine del caffè si vestiranno d’arte contemporanea, nel progetto “Vetrinista sarà lei”, che coinvolgerà artisti come Marco Lodola o Maurizio Vetrugno. In primavera Baratti & Milano aprirà invece la scatola dei suoi materiali d’archivio, in un percorso a ritroso nel tempo che sfocerà in una mostra dedicata con documenti storici, stampe e locandine d’epoca. “. In questo compleanno importante, il Caffè Storico si apre sempre di più alle arti e ai nuovi mestieri, (come fece nel 1874 e poi di nuovo nel 1911) impegnandosi sulle collaborazioni con artigiani locali, creativi, disegnatori e confezionatori per arrivare ad artisti di fama internazionale che restituiscono alla città la bellezza che merita”, spiega Manuela Viglione, Direttore Creativo del Caffè Storico Baratti & Milano, commentando il programma degli eventi.


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