Banche e assicurazioni non sono mucche da mungere
Nella “manovra ho cercato di fare in modo che né le assicurazioni né le banche fossero considerate mucche da mungere o i peggiori nemici della società ai quali bisognava estorcere soldi”. Così il ministro degli Esteri e vicepremier, Antonio Tajani, intervenendo al convegno “The saving and investments union” organizzato da Ania, l’associazione nazionale fra le imprese assicuratrici. Tajani specifica di non avere una “visione punitiva” nei confronti di assicurazioni e banche ma di “cercare di fare l’uomo di governo nel modo migliore possibile”.
Considerare banche e assicurazioni “mucche da mungere”, continua, “significherebbe spaventare i mercati, far fuggire gli investitori e fare un danno all’economia del Paese”. “Cosa diversa è avere un dialogo costruttivo. – continua rivolgendosi ai presenti – Io credo che il vostro mondo come quello delle banche, davanti alla necessità di contribuire alla crescita economica del Paese dirà sempre e comunque sì”.
Secondo Tajani cambiano “i modi” con cui si chiedono i contributi: “Ho sempre cercato di usare un modo corretto per coinvolgere alcune parti del nostro sistema economico affinché, attraverso un loro contributo, la macchina marciasse meglio e, nel medio periodo, ci fosse un ritorno anche per le imprese assicurative e bancarie”
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