Balneazione 2025 nel Lazio, approvata in giunta la classificazione delle Acque
Alle porte della stagione estiva, arriva un segnale chiaro e confortante per chi sceglierà il Lazio come meta per le vacanze: le acque, tra mari e laghi, sono più pulite che mai.
Lo certificano i dati dell’ultima delibera approvata dalla Giunta regionale, guidata da Francesco Rocca, che ha definito la mappa aggiornata delle zone balneabili, sulla base del monitoraggio quadriennale condotto da ARPA Lazio.
Una fotografia limpida, che racconta un netto miglioramento: il 91% delle aree è stato classificato come “eccellente”. Una percentuale che non solo conferma, ma supera i già ottimi dati dello scorso anno.
«Un risultato che ci riempie d’orgoglio», ha commentato il presidente Rocca, «e che rafforza il nostro impegno per tutelare la salute dei cittadini e il valore ambientale e turistico del nostro territorio».
La classificazione delle acque segue una scala in quattro livelli – eccellente, buona, sufficiente e scarsa – basata su analisi effettuate nel quadriennio 2021-2024.
I numeri parlano chiaro: su 221 aree di balneazione, ben 202 sono “eccellenti”, 15 “buone”, mentre solo 3 aree risultano “sufficienti” e una sola è classificata come “scarsa”.
Le coste del Lazio: da Latina a Tarquinia, qualità diffusa
A fare la parte del leone è la provincia di Latina, dove il 94% delle acque marine è classificato come eccellente. Un primato condiviso con località simbolo del turismo balneare come Sperlonga, Gaeta, San Felice Circeo, ma anche le isole di Ponza, Palmarola, Ventotene e Santo Stefano.
Ottimi anche i dati nel viterbese: Tarquinia e Montalto di Castro confermano un’acqua cristallina, mentre nella provincia di Roma si distinguono Civitavecchia, Santa Marinella e Ladispoli, con tutte le aree monitorate in classe “eccellente”.
Resta invece stabile, ma leggermente più articolata, la situazione in comuni come Fiumicino, Ardea e Pomezia, dove la qualità varia tra “eccellente” e “buona”. Unica nota dolente, Terracina, con un’area ancora classificata come “scarsa” e quindi interdetta alla balneazione.
I laghi? Un piccolo paradiso balneabile
La notizia positiva si estende anche all’entroterra: i laghi del Lazio mantengono livelli altissimi di qualità. Il 97% delle aree è classificato “eccellente”.
Tra i bacini promossi a pieni voti ci sono il lago di Bracciano, Martignano, Nemi, il lago di Vico e quelli del reatino, come il Turano e il Salto. Anche il lago di Bolsena convince: 27 aree su 28 risultano eccellenti.
Controlli serrati e monitoraggi continui
«Il nostro lavoro non si ferma», ha dichiarato l’assessora all’Ambiente, Turismo e Sport, Elena Palazzo. «Continueremo a monitorare le acque per garantire che questi risultati si mantengano anche nei mesi più critici. Il turismo balneare deve essere anche sostenibile».
Dal 1° aprile, ARPA Lazio ha già avviato i nuovi controlli che proseguiranno fino a settembre, con oltre 1600 campionamenti previsti. Il monitoraggio prevede anche interventi immediati in caso di fioriture algali o episodi acuti di inquinamento.
Un invito alla responsabilità
Oltre ai dati, arriva anche un appello: rispettare le regole, evitare scarichi abusivi e prendersi cura dell’ambiente. Perché la qualità dell’acqua non è solo un vanto turistico, ma un indicatore di civiltà.
Il dettaglio completo delle analisi è disponibile sul Portale Acque del Ministero della Salute.
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