Axa IM: “Inflazione: coprire il rischio con le obbligazioni indicizzate in portafoglio”
L’inflazione resta persistente, anche se non più a livelli storicamente elevati. Le obbligazioni indicizzate all’inflazione (ILB) possono essere usate per coprire il rischio d’inflazione e, in un contesto come l’attuale, quelle a duration breve possono risultare particolarmente interessanti.
L’inflazione non è scomparsa: come proteggersi con le obbligazioni indicizzate
Tuttavia, oggi sta tornando a essere una preoccupazione. Anche prima che gli annunci sui dazi statunitensi cominciassero a destare timori, la geopolitica ha svolto un ruolo significativo. In un contesto di tassi d’interesse in calo, ma con un’inflazione ancora al di sopra del target delle banche centrali, per molti investitori, in particolare quelli con grandi portafogli di liquidità, la gestione dell’inflazione rappresenta una considerazione importante.
L’inflazione, infatti, riduce il rendimento che le obbligazioni tradizionali possono fornire e, in periodi in cui risulta elevata, può potenzialmente portare a rendimenti obbligazionari negativi in termini reali.
Questo è il motivo per cui gli investitori dovrebbero pensare in termini reali (i rendimenti al netto dell’inflazione) piuttosto che nominali (ossia l’importo del rendimento prima che venga considerata l’inflazione). È anche il motivo per cui molti investitori scelgono di proteggersi dai rischi d’inflazione.
Obbligazioni indicizzate: un efficace scudo contro l’erosione del potere d’acquisto
Per gli investitori che cercano di coprire il rischio d’inflazione, un’opzione disponibile sono le obbligazioni indicizzate all’inflazione (inflation link bond). Si tratta di obbligazioni, solitamente emesse da governi, indicizzate all’inflazione headline (inflazione totale, inclusi generi alimentari ed energia).
A differenza delle obbligazioni a tasso fisso, i flussi di cassa futuri degli inflation link bond non sono noti al momento dell’acquisto in quanto dipendono dal valore futuro dell’indice d’inflazione di riferimento alla data di fixing. Quindi, piuttosto che un flusso di cassa noto, il capitale e le cedole crescono nel tempo grazie al processo di indicizzazione quotidiano.
Col passare del tempo, il valore del capitale aumenta con l’inflazione. Se si escludono il Regno Unito e il Canada, il valore nominale di un bond indicizzato all’inflazione è anche garantito alla pari per proteggerlo dalla deflazione.
Come funzionano i flussi delle obbligazioni indicizzate
Le cedole vengono corrisposte in termini reali, fornendo protezione contro il rischio d’inflazione. L’importo viene calcolato come percentuale fissa del valore nominale indicizzato all’inflazione.
Ciò consente di mantenere la cedola costante in termini reali. Alla data di pagamento, il nozionale (capitale fittizio, che non viene scambiato) viene moltiplicato per il rapporto dell’indice d’inflazione (indice alla data di pagamento/indice alla data di emissione). Di conseguenza, con l’aumento dell’indice di riferimento, il nozionale dell’obbligazione aumenta proporzionalmente. All’investitore viene pertanto corrisposta la cedola reale fissa moltiplicata per il nozionale dell’inflazione.
Poiché l’indicizzazione dell’inflazione è garantita dall’emittente, il rendimento reale è il premio annuale maturato più l’inflazione effettiva. Tuttavia, a differenza del capitale, non vi è alcuna protezione della cedola contro la deflazione (salvo che in Australia, dove è protetta).
Duration sotto controllo: i vantaggi dei bond indicizzati a breve scadenza
A seconda delle esigenze e del contesto di mercato, gli investitori possono scegliere tra tutte le scadenze e le obbligazioni indicizzate a breve duration.
Come qualsiasi altra obbligazione, per tutte le scadenze i bond inflation linked sono soggetti ai rischi di tasso d’interesse e tendono pertanto a registrare performance migliori in contesti di tassi d’interesse stabili e bassi. Storicamente, hanno conseguito le migliori performance nelle ultime fasi di un ciclo economico.
La popolarità dei bond indicizzati a breve duration è aumentata dato che tutti i titoli di un determinato emittente sono indicizzati allo stesso tasso d’inflazione, indipendentemente dalla duration. Pertanto, gli investitori che cercano di proteggersi dall’inflazione senza un’eccessiva esposizione alla duration, tendono a optare per quelli a duration breve.
In conclusione, per gli investitori che cercano di proteggersi dall’inflazione, le obbligazioni indicizzate offrono una soluzione efficace, bloccando rendimenti reali positivi al momento dell’acquisto e garantendo al contempo che i rendimenti futuri siano indicizzati all’inflazione effettiva.
*Co-Head of Inflation di AXA Investment Managers
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