Veneto

aveva fatto un’onda troppo grande

Una mancata precedenza, un’onda “pericolosa” che origina un inseguimento tra le acque di Venezia concluso con un abbordaggio e un attacco che ha mandato in frantumi un finestrino di un lancione Alilaguna con l’ancora di bordo. È l’incredibile racconto di quanto accaduto nel tardo pomeriggio di ieri, domenica 15 giugno, nelle acque antistanti le Fondamente Nove. Protagonista della vicenda un 29enne veneziano che voleva lavare l’onta di un affronto subito durante la navigazione, come nelle peggiori liti sulle strade a causa del traffico. Il veneziano dovrà ora rispondere delle accuse di danneggiamento e interruzione di pubblico servizio. A rendere noti i fatti i Carabinieri del Nucleo Natanti del Comando Provinciale di Venezia.

Un episodio al limite dell’incredibile durante la navigazione

La dinamica, tanto inusuale quanto grave, si è svolta intorno alle ore 19:00. Secondo quanto ricostruito dalle forze dell’ordine, il barchino condotto dal giovane avrebbe inseguito un lancione dell’azienda di trasporto pubblico Alilaguna, dopo aver ritenuto di essere stato danneggiato o ostacolato dal passaggio del mezzo più grande. La “colpa” del lancione? Aver sollevato un’onda di troppo, o forse troppo alta per il piccolo natante.

Una scintilla sufficiente, secondo i testimoni, a scatenare la reazione violenta del 29enne che non si sarebbe limitato a proteste verbali. Dopo aver inseguito e affiancato il lancione, ha afferrato l’ancora di bordo e con forza ha colpito uno dei finestrini del mezzo pubblico, infrangendolo completamente. Una scena da film d’azione che ha lasciato sgomenti i presenti.

Servizio Alilaguna interrotto e passeggeri fatti scendere

Il gesto ha avuto conseguenze immediate. Il comandante del mezzo Alilaguna, valutata la situazione e i danni riportati, ha ritenuto necessario interrompere la corsa. I passeggeri a bordo sono stati invitati a scendere al pontile ACTV delle Fondamente Nove, causando così un’interruzione nel servizio regolare in una delle tratte di linea più frequentate della città lagunare.

Nonostante l’assenza di feriti — nessuno fortunatamente si trovava in prossimità del finestrino colpito — la vicenda ha generato molta preoccupazione e riproposto interrogativi sulla sicurezza del trasporto pubblico in laguna, un contesto dove spesso le regole della navigazione vengono interpretate in maniera troppo disinvolta.

Le indagini: subito identificato il presunto responsabile

Subito dopo l’episodio, i dipendenti Alilaguna hanno allertato la Centrale Operativa dei Carabinieri, che ha inviato una pattuglia del Nucleo Natanti sul posto. I militari, giunti presso il pontile interessato, hanno avviato le prime indagini raccogliendo le testimonianze e visionando le immagini dei sistemi di videosorveglianza della zona.

Proprio grazie a queste registrazioni, che documentano per intero tutto l’accaduto, i Carabinieri sono riusciti a risalire in breve tempo all’identità del presunto responsabile. Il 29enne è stato così denunciato in stato di libertà per i reati di danneggiamento e interruzione di pubblico servizio.

Va precisato, come ricordano gli stessi investigatori dei Carabinieri, che il procedimento penale è ancora in fase iniziale e che la colpevolezza dell’indagato dovrà essere accertata nel corso di un eventuale processo, con sentenza definitiva.

Una laguna sempre più “trafficata”

L’episodio ha riportato all’attenzione dell’opinione pubblica il tema della convivenza nella sempre più affollata laguna veneziana. Negli ultimi anni, complice anche la ripresa del turismo dopo la pandemia, il traffico acqueo è tornato a livelli molto intensi, con una crescente presenza di piccole imbarcazioni che spesso si muovono con eccessiva disinvoltura o subiscono i danni del moto ondoso dei mezzi più grandi che vanno veloci.

L’origine della lite potrebbe sembrare una banalità, ma nel contesto lagunare può trasformarsi in un elemento di forte tensione. «In strada si litiga per una svolta azzardata, in laguna per l’onda troppo alta o per un passaggio ravvicinato», commenta un operatore della navigazione pubblica. «Il problema è anche che le reazioni stanno diventando sempre più spropositate».

Le prossime mosse

L’indagine ora proseguirà con la raccolta di ulteriori elementi, comprese eventuali testimonianze aggiuntive. Non è escluso che, qualora venissero confermate le ipotesi iniziali, al giovane possano essere contestati anche altri reati, come la violenza privata o il tentativo di intimidazione.

Nel frattempo, la società Alilaguna ha fatto sapere che il mezzo danneggiato è già stato sottoposto a manutenzione e che il mezzo è tornato in servizio nella giornata di oggi, 16 giugno.

Intanto i commenti sui social si moltiplicano palesando una moltitudine di spettatori esterrefatti e increduli nel verificare, con i propri occhi, fino a dove può arrivare un accesso d’ira per un’onda o una precedenza non data.


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