Società

Avere un fidanzato è diventato imbarazzante

Un fidanzato? Qualcosa di imbarazzante, un po’ come una marachella da tenere per sé perché, altrimenti, rischierebbe di indebolire la propria immagine. Questa riflessione, nata da un articolo di Chante Joseph diventato virale, si è presto allargata ai social, accendendo un dibattito che, tra meme, confessioni e sarcasmo, sta raccontando molto del nostro tempo.

Fino a poco fa, i profili di coppia (o quelli personali ma «infestati» di foto romantiche) avevano una potenza mediatica invidiabile: vendevano un sogno da rom-com, fatto di viaggi perfetti, look coordinati, dediche smielate e gesti plateali.

Ora, però, la musica è cambiata. Non solo per le celebrità, che ormai vengono seguite più per i propri interessi, la carriera o lo stile di vita che per una relazione, ma anche per le persone comuni. Oggi mostrare troppo il partner può far perdere follower, interesse o semplicemente fascino.

Non è raro, infatti, assistere al cosiddetto soft launch: un modo «discreto» per mostrare la presenza di qualcuno senza mai rivelarne il volto o il nome.

Ed ecco che spopolano le stories di avambracci, foto di spalle, di scarpe, delle proprie ombre, scatti di mani sul volante o due calici di vino sul tavolo, ma mai una figura intera. All’inizio sembrava una questione di privacy o una strategia per creare mistero. Ma forse le motivazioni sono più profonde: da un lato, molte non vogliono che la presenza romantica di un’altra persona definisca la loro identità; dall’altro, c’è chi ammette un pizzico di superstizione («se una storia va a gonfie vele e la spiattelli ovunque, puoi star certa che finirà presto»).

Secondo questa nuova sensibilità, avere un fidanzato è diventato quasi un cliché. E a saperlo per prime sono proprio le donne che ne hanno uno.

Una mia amica, fidanzata da cinque anni, non nomina mai il suo compagno agli aperitivi. Avete presente Carrie con Mr. Big? Ecco, l’esatto opposto. Un’altra ci ha aggiornate in due anni solo tre volte: «Ho conosciuto un ragazzo», «Ci siamo fidanzati», «Ci sposiamo». Letteralmente, non abbiamo idea di cosa sia successo nel mezzo, ma sappiamo che è felice e ci basta. A lei interessa più condividere le sue maratone, i nuovi prodotti di skincare, le caffetterie da non perdere in città e i progetti di lavoro.

Un’altra ancora ha impiegato un anno intero per dirci che frequentava seriamente un ragazzo. Sui social nel frattempo? Silenzio assoluto. Invia audio da 8 minuti l’uno su Whatsapp e il nome del partner non fa capolino neanche per mezzo secondo.

Sembra quasi che parlare troppo di sentimenti sia diventato un po’ cringe e ascoltare monologhi sul tema, a volte, un po’ stucchevole. Come dice Miranda in Sex and the City, alzandosi scocciata dal tavolo con le amiche: «Com’è possibile che quattro donne così intelligenti non abbiano nient’altro di cui parlare se non dei fidanzati? È come essere in seconda media, solo con il conto in banca. E noi? Quello che pensiamo, che sentiamo, che sappiamo?».


Source link

articoli Correlati

Back to top button
Translate »