Sicilia

Autorità nigeriana fa causa alla Shell, chiede 12 miliardi

agenzia

E’ quanto servirebbe per sanare il territorio dall’inquinamento

Di Redazione |

LAGOS, 20 GIU – Un influente capo tradizionale del
Delta del Niger, in Nigeria, zona ricca di petrolio, ha chiesto
alla Shell di pagare 12 miliardi di dollari per far fronte
all’inquinamento ambientale provocato al territorio, prima che
lasci la regione.
Bubaraye Dakolo, del Regno di Ekpetiama, è comparso davanti a
un’alta corte federale nella città meridionale di Yenagoa,
chiedendo risarcimenti per la bonifica dopo decenni di danni
ambientali causati dalla Shell, secondo una dichiarazione di una
coalizione di gruppi della società civile. Le comunità di
agricoltori e pescatori del Delta del Niger, cuore della
produzione di greggio nigeriana, hanno combattuto anni di
battaglie legali per i danni causati dalle fuoriuscite di
petrolio nella zona. Il gigante energetico britannico Shell è
una delle aziende accusate da decenni di aver causato un grave
degrado ambientale nella regione meridionale nigeriana, ricca di
petrolio e gas.
La causa legale del monarca è stata motivata dal recente
disinvestimento di 2,4 miliardi di dollari da parte di Shell in
attività nigeriane, con il passaggio alle operazioni offshore.
Secondo Dakolo, le attività della Shell hanno portato a
massicce fuoriuscite di petrolio, al flaring di gas e alla
distruzione di attività di pesca e agricoltura, rendendo al
contempo tossici fiumi, foreste e terreni agricoli. Il caso è
stato rinviato al 22 luglio.
Oltre alla Shell, la causa ha citato come imputati i ministri
nigeriani del petrolio e della giustizia e un’agenzia nigeriana
di regolamentazione del settore petrolifero.

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