“Autonomia sì, ma servono più fondi”
La riforma costituzionale consentirà a Roma di esercitare poteri legislativi e amministrativi in settori cruciali: governo del territorio, valorizzazione dei beni culturali e ambientali, promozione delle attività culturali, trasporto pubblico locale, turismo, commercio, artigianato, servizi e politiche sociali, edilizia residenziale pubblica, polizia locale e organizzazione amministrativa.
“Si tratta di materie in cui una disciplina autonoma può fare la differenza — ha spiegato il sindaco —. Un unico centro decisionale potrà migliorare l’efficacia degli interventi e la qualità dei servizi ai cittadini”.
Tra i vantaggi più immediati, la possibilità per il Campidoglio di gestire direttamente l’intera edilizia popolare, oggi divisa tra Comune e Regione, e di intervenire in modo più incisivo sul Tpl, ad esempio nella definizione delle tariffe o nella regolamentazione degli affitti brevi.
Decentramento, il sindaco frena: “No all’autonomia finanziaria dei municipi”
Più poteri a Roma Capitale, ma non ai municipi. È questo il passaggio che ha suscitato più sorpresa.
Gualtieri ha infatti espresso contrarietà all’ipotesi di autonomia finanziaria per i 15 municipi: “Il testo ha saggiamente evitato quella strada. Un’eccessiva autonomia avrebbe accresciuto il divario tra centro e periferia, rendendo più difficile garantire servizi di pari livello a tutti”.
Una posizione in linea con quanto già dichiarato a luglio: “Serve un equilibrio tra decentramento e unità dell’ente”.
Un comitato tecnico per ridisegnare le competenze
Durante l’audizione, il primo cittadino ha annunciato l’istituzione di un comitato tecnico-scientifico composto da dirigenti e figure esterne all’amministrazione.
L’obiettivo: fornire proposte per rivedere il riparto di funzioni e risorse tra strutture centrali e municipi, disegnando un modello di governance più efficiente.

“Servono più risorse per la Capitale”
Il sindaco non ha però mancato di sollecitare il Parlamento: “Le risorse assegnate a Roma Capitale sono insufficienti rispetto alle funzioni che svolge. È necessario un adeguamento dei fondi, considerando anche i maggiori costi legati alla funzione legislativa”.
E ha aggiunto: “Sono arrivati fondi straordinari per i pellegrini, ma la ripartizione ordinaria avviene sulla popolazione residente, non su quella che ogni giorno transita nella città”.
Le critiche dell’opposizione: “Così il sindaco accentra potere”
Non si è fatta attendere la replica dalle opposizioni. Il consigliere di Forza Italia Francesco Carpano ha accusato Gualtieri di “remare contro l’autonomia dei municipi”: “Il sindaco non vuole cedere bilancio e poteri perché perderebbe controllo. È bravo a prendersi i poteri della Regione Lazio, ma non a condividere con i municipi: si chiama ipocrisia”.
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