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Aurora Ramazzotti: «Mi sposo nel 2026. Dopo la gravidanza ho smesso di giudicarmi. Smartphone a Cesare? Mio figlio è screen-free»

Aurora Ramazzotti, 28 anni, figlia di Michelle Hunziker ed Eros Ramazzotti, si racconta con la schiettezza che la contraddistingue, spaziando dalla sua imminente vita da sposa al rapporto con i genitori, fino alle ambizioni professionali. In un’intervista al podcast Non lo faccio per moda di Giulia Salemi, Aurora apre il cuore, condividendo riflessioni sulla maternità, sull’educazione del figlio Cesare e sul suo futuro. E rivela che le nozze con il compagno Goffredo Cerza, al quale è legata da otto anni, non saranno celebrate quest’anno ma nel 2026, anno in cui soffierà su 30 candeline.

«Non farò la festa dei 30 anni perché la mia testa è al matrimonio che sarà nel 2026», rivela, pur puntualizzando che non c’è ancora una data precisa. La proposta, arrivata romanticamente a Londra, ha segnato un momento chiave per la coppia, che descrive come un team affiatato: «Ci rendiamo conto di quanto siamo stati fortunati a esserci trovati. Dopo otto anni, abbiamo ancora molte cose da dirci, siamo amici, complici». La nascita del figlio Cesare, due anni fa, ha rafforzato il loro legame: «C’è grande impegno da entrambe le parti, non c’è mai un dislivello e il lavoro di squadra è migliorato dopo la nascita del bambino».

La loro quotidianità è fatta di momenti condivisi, nonostante le responsabilità genitoriali. Aurora sottolinea l’importanza di ritagliarsi spazi per la coppia, un equilibrio che li rende «amici e complici» anche nella frenesia della vita da genitori.

La maternità ha trasformato Aurora Ramazzotti, non solo come persona ma anche nel rapporto con il proprio corpo. «Sono arrivata alla gravidanza con una consapevolezza del mio corpo diversa rispetto agli anni precedenti. Non potevo vivere senza criticarmi e giudicarmi costantemente e, dopo la gravidanza e il conseguente cambio fisico, questo non mi è più importato», confessa.

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Come madre, la figlia d’arte ha le idee chiare sull’educazione del figlio Cesare. Contraria all’uso precoce degli smartphone, sostiene: «La concessione dello smartphone è diventata un problema sociale. A volte guardo lo screen time del mio cellulare e mi vergogno di me stessa. Se fa male a noi, figuriamoci cosa possa sortire su un cervello in via di sviluppo». Per questo, il suo bambino è «screen-free» anche in contesti come il ristorante, dove «lo imbottisco di focaccia e sta buono». Propone persino una soluzione drastica: «Servirebbe una legge per impedire i device a scuola».

Essere figlia di due icone come Michelle Hunziker ed Eros Ramazzotti non è sempre semplice. Aurora ne parla con affetto ma con sincerità: «Non ho niente contro i miei genitori, ne parlo benissimo perché sono fantastici». Tuttavia, ammette che la loro presenza non è quella che vorrebbe: «Eros e Michelle non sono dei nonni classici: lavorano tantissimo e hanno figli ancora piccoli. La condizione dei nonni-genitori un po’ mi pesa e, anche se mi affido tantissimo a loro, non sono presenti per me come vorrei».

Per gestire la quotidianità, Aurora si è organizzata con una tata, una scelta che garantisce stabilità al figlio durante la crescita. Nonostante le difficoltà, il legame con i genitori rimane forte: «Ho imparato molto da loro perché sono stata la loro prima esperienza nella vita. E ho capito che, quando una persona dà tutto il suo meglio non è incriminabile». E sottolinea: «Ho imparato prima dei miei coetanei che i genitori non erano invincibili, perfetti e supereroi».

Sul fronte professionale, Aurora Ramazzotti guarda avanti con determinazione. «Sogno di tornare in televisione» afferma, aspirando a un programma tutto suo o persino uno spettacolo teatrale. Un’esperienza nel cinema, seppur in un piccolo ruolo, le ha fatto assaporare «la magia di quel mondo». La passione per lo spettacolo, ereditata dai genitori, è una forza trainante: «Ho assorbito la loro passione per il lavoro». E con grande ottimismo conclude: «Sento che nel prossimo futuro tutto andrà meglio».




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