Toscana

Aurelia, il sindaco scrive ai parlamentari maremmani

Capalbio (Grosseto). Fino a quando si continuerà ad abusare della pazienza dei maremmani? È questo l’appello ai parlamentari eletti nel collegio di Grosseto e Livorno perché abbiano un sussulto di dignità nei confronti di un territorio martoriato che non sopporta più dichiarazioni roboanti e impegni insignificanti”.

Inizia cosi la lettera aperta che il sindaco di Capalbio, Gianfranco Chelini, ha scritto ai parlamentari del territorio Simona Petrucci, Manfredi Potenti, Silvio Franceschelli, Ylenia Zambito, Dario Parrini, Simona Bonafè, Chiara Tenerini, Fabrizio Rossi e Marco Simiani.

“A Capalbio non sopportiamo più lo sdegno che non dura più di 24 ore dopo ogni incidente mortale sull’Aurelia – continua la lettera -.La SS1 è diventato un cimitero a cielo aperto. È arrivato il momento che si sollevi lo stesso sdegno collettivo nazionale succedutosi al crollo del ponte Morandi a Genova. Quaranta anni di dibattiti, fiumi di parole su progetti di autostrade o di adeguamento dell’Aurelia SS1 senza alcun risultato concreto. Amministrazioni di ogni colore politico si sono succedute nella responsabilità di non aver messo in sicurezza il tratto ancora non sicuro dell’Aurelia dove c’è stata una vera e propria ecatombe di automobilisti”.

“La messa in sicurezza del tratto dell’Aurelia tra Capalbio e Orbetello adesso, e subito, deve diventare una priorità nazionale. Ora che i lotti che insistono sul comune di Capalbio sono passati dalla Sat ad Anas risulta inconcepibile l’assenza di un pronunciamento che acceleri la realizzazione dell’opera – termina la lettera –. E vogliamo con l’occasione ricordare che tra le vittime dei numerosi incidenti mortali sull’Aurelia di fronte a Capalbio va contato anche l’ex Ministro, ed ex sindaco di Orbetello, Altero Matteoli, unico nel panorama politico nazionale ad essersi speso per la messa in sicurezza della statale Aurelia, penso ai tratti tra Grosseto e Cecina”.


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