Aumento Imu, anche gli inquilini sulle barricate: “Gabella che colpisce chi cerca casa”
Genova. Anche il sindacato degli inquilini si schiera contro la scelta della giunta Salis di aumentare l’Imu sugli immobili a canone concordato: “Un provvedimento che colpirà direttamente i proprietari di case virtuosi che decidono di locare il proprio appartamento a prezzi calmierati e indirettamente gli inquilini che solo grazie agli affitti concordati possono permettersi di affittare casa”, dice dice il segretario del Sunia Genova Bruno Manganaro.
“Se i conti non tornano la giunta poteva scegliere altre strade e meno impattanti sulla vita delle persone come ad esempio quella di colpire gli evasori fiscali o i 30 mila appartamenti sfitti che sono, quelli sì, un danno alla collettività” aggiunge”
Per Manganaro “con questo provvedimento la giunta cancella di fatto l’incentivo fiscale che da quasi venti anni ha permesso di arrivare nel comune di Genova a ben 27mila affitti concordati e, secondo le proiezioni Sunia, l’aumento avrà un importo medio di circa 300 euro a proprietario. È evidente che questa nuova gabella spingerà i proprietari a scaricare l’aumento sugli inquilini e magari scegliere di passare dai canoni concordati agli affitti brevi, indicati da anni come distorsione del mercato immobiliare e che, con questa mossa, l’amministrazione comunale rende ancora più facili”.
“La nuova misura, in vigore già da quest’anno, penalizza chi sceglie di affittare a prezzo calmierato – conclude – i lavoratori e le lavoratrici che per stare economicamente in equilibrio hanno bisogno che l’affitto non superi il 30% del loro reddito, in generale le fasce più deboli della popolazione. Così come pensata la manovra sull’Imu sarà uno schiaffo a tutte le famiglie che cercano e/o hanno casa in affitto in un mercato immobiliare balordo e pieno di speculazione finanziaria, mentre il mondo delle case popolari è sempre più in crisi rispetto ai bisogni e alle attese”.
Proteste che si aggiungono a quelle dei piccoli proprietari, secondo cui è inaccettabile che la sindaca giustifichi l’aumento dell’Imu appellandosi alla necessità di finanziare servizi essenziali: “Nessuno mette in discussione il valore della scuola, dell’assistenza agli anziani e alle persone con disabilità – sottolinea Valentina Pierobon, presidente di Asppi – ma strumentalizzare questi temi per giustificare un aumento della tassazione che grava su cittadini già impegnati nel sostenere l’abitare accessibile è una scorciatoia politica e un errore grave”
“In campagna elettorale, la sindaca prometteva di mettere le esigenze dei piccoli proprietari al centro dell’azione amministrativa. Oggi ci sentiamo dire che le nostre istanze devono passare in secondo piano. Questo repentino cambio di rotta è un tradimento nei confronti di chi, in buona fede, aveva creduto nella possibilità di una collaborazione seria con la nuova amministrazione”, l’attacco di Asppi.
Sinistra Alternativa: “Un autogol della giunta Salis”
Un “autogol” della giunta Salis, secondo Sinistra Alternativa: “Un aumento pari ad oltre 5 milioni di euro, che ha del masochistico: una giunta che si autodefinisce di centrosinistra che colpisce le case a canone concordato (offerte da chi vuole rispettare le regole, per un mercato popolare) e si guarda bene dal toccare quelle destinate agli affitti brevi (AirBnb e simili) oltre all’enorme realtà del patrimonio abitativo sfitto: non stiamo parlando di tassare il cittadino che ha una casa a disposizione e che attende di affittarla ad una famiglia di fiducia, ma delle migliaia di case sfitte di proprietà di enti, istituti (religiosi e no), banche ecc. Mancano soldi? Vi informiamo che ne mancheranno sempre di più, dati i tagli ai trasferimenti conseguenti alle politiche di riarmo e di guerra, votati in modo bipartisan. Non sarebbe il caso di proporre una progressività fiscale degna di questo nome? L’avvisaglia è che, seguendo la destra, anche Pd e soci si divertano a fare i Robin Hood alla rovescia. Lottiamo per un radicale cambiamento di rotta”.
La Lega: “Salis aumenta l’Imu per restituire i 19 milioni del progetto Skymetro?”
“Con Salis e il Pd tornano le solite facce e le solite tasse. Dopo aver rinunciato a 400 milioni di euro per la mobilità in Val Bisagno, uno dei progetti più attesi dai genovesi, ha deciso di aumentare l’Imu su 27mila alloggi a canone concordato, una stangata da almeno 190 euro in più a famiglia, anche per chi affitta a prezzi calmierati. La frittata è fatta. E a pagarla, come sempre, sono i cittadini. Se è vero che l’aumento produrrà un gettito di 24 milioni di euro, viene da chiedersi: non sarà forse il tesoretto utile a restituire i 19 milioni del progetto Skymetro, cancellato da lei? Sarebbe l’ennesimo paradosso: togliere ai genovesi per coprire un danno causato da scelte miopi. E intanto anche Confindustria chiede con forza la realizzazione dell’opera per la Val Bisagno, infrastruttura strategica per una città moderna e connessa. Da parte nostra continueremo a batterci, in ogni sede, per una Genova che guarda avanti, non che torna indietro di vent’anni”.