aumento di casi e ricoveri in Veneto, nessun impatto significativo sugli ospedali
Nelle ultime settimane il Veneto sta registrando un aumento dei casi di Covid-19 e dei ricoveri ospedalieri, in linea con la ripresa autunnale osservata anche per altri virus respiratori. È quanto emerge dall’analisi del Servizio Epidemiologico Regionale di Azienda Zero, che monitora costantemente l’andamento delle infezioni e, dallo scorso primo ottobre, ha avviato la campagna stagionale di prevenzione contro influenza e Covid-19.
Secondo i dati aggiornati, la crescita dei contagi è definita “lieve-moderata”, senza però determinare un impatto rilevante sul sistema sanitario. Il tasso di positività si attesta a 7,8 nuovi casi ogni 100.000 abitanti, segnalando una ripresa graduale ma contenuta della circolazione del virus. Anche i ricoveri ospedalieri per pazienti positivi a Sars-CoV-2 risultano in leggero aumento, ma restano su livelli molto bassi rispetto ai periodi di maggiore pressione sanitaria.
La situazione, spiegano gli esperti di Azienda Zero, si inserisce in un quadro più ampio che riguarda la diffusione stagionale di altri agenti respiratori, in particolare i rhinovirus, responsabili dei comuni raffreddori. Le segnalazioni di sindromi simil-influenzali (ILI) sono in crescita da metà settembre e, nella settimana 40, l’incidenza è salita a 6,1 casi ogni 1.000 abitanti, secondo un dato ancora provvisorio. Si tratta di una dinamica attesa in questo periodo dell’anno, che coincide con il ritorno alle attività scolastiche e con la diminuzione delle temperature.
Nonostante l’aumento delle infezioni, non si registrano anomalie negli accessi ai Pronto Soccorso per sindromi respiratorie rispetto alla media storica dello stesso periodo. Anche l’attività di sorveglianza sui campioni analizzati conferma un incremento delle identificazioni di Sars-CoV-2 a fine settembre, ma la presenza del virus resta contenuta rispetto ad altri patogeni respiratori.
Le autorità sanitarie regionali invitano la popolazione a mantenere comportamenti prudenti, in particolare per le categorie più vulnerabili, e ricordano che la vaccinazione rappresenta lo strumento principale di prevenzione sia contro il Covid-19 sia contro l’influenza stagionale. L’obiettivo, sottolinea il Servizio Epidemiologico, è ridurre il rischio di forme gravi di malattia e garantire la stabilità del sistema ospedaliero in vista dei mesi invernali.
Source link