Aumentano i casi di pertosse, l’appello dei medici “Vaccinatevi”

Un’epidemia di pertosse è attualmente in corso in Europa, la malattia nella maggior parte dei casi ha colpito bambini e adolescenti. Lo hanno comunicato dall’European centre for disease prevention and control (Ecdc). Anche in Friuli, nel territorio di competenza dell’Azienda sanitaria universitaria Friuli Centrale, si è evidenziato un aumento consistente di casi di malattia. A essere contagiati bambini e diverse persone in età adulta: 40 casi in sei mesi contro un unico caso nel 2023. In alcuni casi si è reso necessario anche il ricovero ospedaliero. Il 50% delle persone che hanno contratto l’infezione non aveva ricevuto alcuna dose di vaccino contro la pertosse, mentre un ulteriore 25% non aveva completato il ciclo vaccinale primario.Considerata l’elevata circolazione del batterio Bordetella pertussis, responsabile della malattia, sono starti riscontrati casi anche tra chi aveva  completato il ciclo vaccinale.

Cosa fare

In una nota Asufc afferma: “Considerando, infatti, che la stragrande maggioranza della popolazione è vaccinata, appare evidente che l’incidenza della malattia risulta sproporzionatamente più alta tra i non vaccinati (circa 20 volte maggiore), con un’efficacia protettiva del vaccino che è stimata essere superiore al 90 per cento”. La perteosse ha una contagiosità molto elevata, per tanto l’Asufc raccomanda quindi a tutti di verificare di essere in regola con la vaccinazione. in pratica aver completato il ciclo primario di tre dosi e i richiami previsti per gli adulti ogni dieci anni.

Le future mamme possono vaccinarsi tra la 27esima e la 36esima settimana di gestazione. La vaccinazione (dTpa) fornisce protezione anche nei confronti del tetano e della difterite e non presenta particolari controindicazioni. Per i neonati, a partire dal terzo mese di vita, poi, viene inviato un invito dall’Azienda sanitaria con cui viene fissato un appuntamento, cui è fondamentale non solo aderire, ma anche farlo senza ritardo.