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Audi House of Progress: record di presenze alla Milano Design Week 2025

Oltre 150mila visitatori, record di pubblico in un’unica settimana di evento. Audi House of Progress, l’hub creativo dei Quattro Anelli allestito negli spazi del centralissimo Portrait Milano, si è confermato un punto di riferimento per gli appassionati di design e innovazione: il brand tedesco, che dal 2014 anima il Fuorisalone dando voce a visioni e linguaggi che anticipano il futuro, è stato infatti assoluto protagonista anche alla Milano Design Week 2025, portando il progetto flexability.

«È il nostro avamposto nel mondo della creatività e del design internazionale», ha detto Timm Barlet, Direttore Audi Italia, inaugurando l’Audi Night che è proseguita con una cena firmata dallo chef tre stelle Michelin, Norbert Niederkofler. «Negli ultimi anni abbiamo raccontato con chiarezza i nostri piani: produrre vetture alimentate da energia rinnovabile tramite un processo industriale sostenibile. Stavolta invece poniamo l’attenzione sul “come” intendiamo raggiungere il nostro obiettivo».

Da qui il concetto di flexabilty, «che rappresentiamo in maniera astratta, con l’opera Drift Us, e in maniera concreta, mostrando al pubblico in anteprima mondiale Audi A6 Avant e, vicino a lei, la sorella elettrica, Audi A6 e-tron». I riferimenti sono alla suggestiva installazione firmata dal duo olandese DRIFT e alle due anime Avant al centro della vision dei Quattro Anelli. «È il nostro modo di interpretare il passaggio dal presente al futuro, con equilibrio e determinazione nel realizzarlo».

Audi House of Progress negli spazi di Portrait Milano

Audi House of Progress negli spazi di Portrait Milano

Flessibilità e abilità, che appunto formano la filosofia flexability, sono stati i cardini dei talk che sono andati in scena, tra il 7 al 13 aprile, con figure legate al progresso, alla performance e alla creatività: da Paolo Genovese, scrittore sceneggiatore e regista, a Stefano Gandelli, geologo e content creator di Geopop, e Marco Panichi, preparatore atletico e performance tennis coach di Jannik Sinner, fino agli artisti-designer Draga Obradovic e Aurel Basedow, fondatori di Draga & Aurel.

Conversazioni multidisciplinari sull’importanza di uscire dalla propria comfort zone per ricrearne un’altra, nel pieno rispetto delle regole della natura, in un equilibrio dinamico che accolga il nuovo senza resistenze, con consapevolezza, attraverso una mentalità aperta e versatile.


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