Attorta e crescionda a caccia di Igp o Stg: quattro produttori si fanno avanti
Sono quattro i produttori pronti a collaborare con Comune e Confcommercio per ottenere il marchio di tutela della qualità di crescionda e attorta, i dolci di Spoleto. Il primo passo dell’operazione di valorizzazione delle due tipicità è stato quindi compiuto, ma ora occorrerà capire se per crescionda e attorta si punterà all’ottenimento dell’Igp (indicazione geografica protetta) o della Stg (specialità tradizionale garantita): in ogni caso andrà depositata la domanda al ministero dell’Agricoltura, che poi valuterà e deciderà se concedere o meno il riconoscimento. L’operazione avviata a Spoleto segue quella compiuta a Foligno per la rocciata, molto simile all’attorta, seppur chiaramente con alcune varianti.
I quattro operatori economici che hanno risposto all’avviso del Comune di Spoleto sono Bonucci cs, Vantaggi Alfredo, Pasticceria bar Vincenzo e Panificio Cucci, evidentemente tutti interessati all’ottenimento del marchio qualità per due dei dolci che rientrano nelle loro produzioni. «Il passaggio successivo prevede la costituzione di un soggetto giuridico riconosciuto con un proprio statuto autonomo che, insieme al Comune e ad altri eventuali soggetti coinvolti, dovrà decidere se puntare sull’Igp o sulla Stg; nel secondo caso tra i promotori potranno essere coinvolti anche enti pubblici e privati», spiega una nota dell’ente. Secondo l’assessore Giovanni Angelini Paroli i produttori che si sono fatti avanti «sono tra le esperienze più longeve e di qualità del nostro territorio, quindi il primo step di questo percorso è stato superato in maniera molto positiva. Ovviamente siamo ancora all’inizio, ci sono alcuni passaggi indispensabili da fare, necessari sia sotto l’aspetto puramente burocratico, sia quale forma di garanzia per la tutela di due prodotti tipici come l’attorta e la crescionda».
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