Attività culturali inclusive, firmato protocollo d’intesa al Conservatorio | isNews
Coinvolti l’Ufficio scolastico regionale e l’associazione Kimos, per l’occasione ufficializzata anche la nomina del consulente ecclesiastico del ‘Perosi’
CAMPOBASSO. Protocollo d’intesa tra l’Ufficio scolastico Regionale del Molise, l’associazione Kimos , ente no profit finalizzato alla promozione della cultura musicale e il Conservatorio di Musica ‘Lorenzo Perosi’, oggi la firma del protocollo d’intesa.
Presenti, oltre alla presidente e al direttore del Conservatorio Rita D’Addona e Vittorio Magrini, l’rcivescovo di Campobasso-Bojano Biagio Colaianni, la direttrice dell’Usr Maria Chimisso ed il colonnello Bruno Capece, comandante della Scuola allievi carabinieri del capoluogo.
Durante l’incontro è stata inoltre ufficializzata la nomina, da parte dell’arcivescovo Colaianni, del consulente ecclesiastico del Conservatorio don Giuseppe Graziano, cappellano e direttore dell’Istituto diocesano di musica sacra. Grazie a questo protocollo, saranno ideati, progettati e coordinate attività formative, culturali ed inclusive sul territorio.
“Oggi affermiamo – le parole di Rita D’Addona – l’apertura del mondo della formazione e dell’alta formazione artistico-musicale alle associazioni e al consolidamento tra le istituzioni, con l’Ufficio scolastico regionale che rappresenta la Scuola in tutta la sua attività educativa. Si consolida la filiera con le associazioni e con le scuole, bacino d’utenza fondamentale anche per il reclutamento dei futuri musicisti e musiciste e per i futuri lavoratori del mondo dell’arte e dello spettacolo”.
“Il progetto Musicamentis – ha chiarito D’Addona – completa l’offerta formativa del Conservatorio, integrando musica, mente e cuore: laddove risiedono i sentimenti, i valori e il benessere della persona”.
“La nomina del cappellano Don Giuseppe Graziano – ha concluso – rappresenta invece un valore aggiunto per il nostro istituto, in sintonia con la tradizione della musica sacra e il rapporto con le realtà parrocchiali locali, va concepito dunque come un momento di apertura e arricchimento che di certo non preclude il coinvolgimento di altri credi religiosi”.
Il Conservatorio di Campobasso è il primo attualmente in Italia ad aver istituito la figura del cappellano, al pari di quanto già avviene in altre realtà istituzionali e formative dello Stato come ad esempio università, ospedali, forze armate.
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