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“Attenzione, spegnete subito il baby monitor. Qualcuno spiava il nostro bambino: la luce si accendeva da sola, dagli altoparlanti una voce inquietante

“Se siete mamme che usano la telecamera Owlet, spegnete subito quel coso e prendetene una che non dipenda dal Wi-Fi”. È l’appello accorato di Kelsey Rose, una mamma di Nashville, Tennessee, che, in un video su TikTok diventato virale in queste ore, ha raccontato la sua esperienza da incubo: il baby monitor del figlio di due anni sarebbe stato hackerato e utilizzato per spiare e spaventare il bimbo. Dall’altoparlante, infatti, usciva una voce sconosciuta che parlava a suo figlio nel cuore della notte.

Un’esperienza che, secondo la donna, spiegherebbe il terrore notturno del bambino: “Questo spiega perché nostro figlio si svegliava terrorizzato nel cuore della notte, urlando a squarciagola”. Tutto è iniziato circa un mese e mezzo fa, racconta Kelsey Rose in un video successivo. Il marito, mentre cambiava il figlio maggiore, ha notato che la luce rossa del baby monitor, una Owlet Cam 1, era accesa: “La luce si accende solo quando qualcuno guarda attraverso l’app”, spiega la donna. Ma nessuno dei due, in quel momento, stava usando l’app. Il marito di Kelsey ha quindi chiamato la moglie, chiedendole se fosse lei a guardare. Ma, mentre parlavano, la luce si è spenta. “Coincidenza? Non credo“, afferma la donna.

Poco dopo, il marito ha finto di uscire dalla stanza, e non appena il bambino è tornato nel campo visivo della telecamera, la luce si è riaccesa. “Come genitori, ti fidi del tuo istinto”, dice Kelsey Rose. E, in effetti, il bambino, da qualche tempo, dava segnali di disagio: “Era sempre stato un ‘dormiglione’, ma nelle ultime settimane accendeva le luci, girava il monitor e si sedeva sulla sedia a dondolo, fuori dalla visuale della telecamera. Ora, col senno di poi, è così chiaro”, aggiunge la donna, “Ci stava dando tutti gli indizi”.

Un portavoce di Owlet, l’azienda produttrice del baby monitor, ha rilasciato una dichiarazione a Newsweek, affermando: “Owlet tiene in massima considerazione la sicurezza e la privacy dei nostri utenti e, ad oggi, non abbiamo riscontrato casi confermati di hacking di un prodotto di un cliente“. E ha aggiunto: “Qualsiasi segnalazione di un presunto hacking dà il via a un’indagine approfondita da parte di un gruppo di ingegneri che indagano sui registri del firmware, sui registri mobili e sui registri della piattaforma. In questo caso specifico, stiamo attualmente lavorando per metterci in contatto con il cliente per indagare ulteriormente”.

L’azienda ha inoltre fornito una serie di consigli per la sicurezza dei dispositivi Wi-Fi, valide non solo per i baby monitor Owlet, ma per qualsiasi dispositivo connesso:

  • Usare password forti e uniche: combinare lettere, numeri e caratteri speciali, evitando informazioni facilmente intuibili come compleanni o nomi.
  • Evitare di riutilizzare le password: usare password diverse per ogni account, per evitare che, in caso di violazione di uno, vengano compromessi anche gli altri.
  • Cambiare regolarmente le password: aggiornare le password ogni pochi mesi per aggiungere un ulteriore livello di sicurezza.
  • Usare un gestore di password: uno strumento che consente di archiviare in modo sicuro le password e di semplificare l’accesso.

“La sicurezza digitale è uno sforzo collaborativo”, conclude Owlet, invitando gli utenti a prendere misure proattive per proteggere i propri account digitali.


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